ICT: per l’Italia un quadro a tinte fosche

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Un quadro a tinte fosche, con molte ombre e poche luci. E’ questa la ‘fotografia‘ del  mercato Ict presentata nell’ultimo rapporto Assinform. Ed è difficile pensare che potesse esser diversa vista la difficile situazione generale, che vede l’Italia maglia nera in Europa. Secondo i dati Assinform il settore Ict italiano nel suo complesso conta, a metà 2011, su un fatturato di quasi 28 miliardi di euro, con un calo del 2,4%, rispetto alla performance dell’anno precedente. Va un po’ meglio per il settore It da solo (senza Tlc) che si attesta a 8.763 milioni di euro, con un calo dell’1,7%.

LE PREVISIONI –  per il futuro non sono incoraggianti: ‘’A fronte delle caratteristiche recessive della manovra finanziaria di agosto – dice Paolo Angelucci, presidente Assinform -siamo stati costretti ad aggiornare le stime sul trend del settore nell’anno, individuando un range di calo della domanda IT : -1,2% nell’ipotesi piu’ favorevole, -2,8% nell’ipotesi pessimista“.

A DA’ PASSA A NUTTATA!  – L’Ict è chiamato, più di altri settori industriali, a costanti investimenti ma sottovalutare le sue potenzialità per l’Italia è un grave errore. E’ come avere una macchina potente con il freno a mano bloccato!Invece questo è un momento in cui dovremmo scommettere sulla digitalizzazione, un percorso strategico per il Paese. Lo conferma anche la ricerca appena prodotta da Oxford Economics: se l’Italia investisse in Ict con la stessa percentuale degli Usa –rileva la ricerca- avremmo una crescita di 140 mld di euro. Una cifra ben superiore al valore della nostra manovra.

LE PROPOSTE – Per un ‘cambio di rotta’ non mancano.Dal team di Assinform per esempio, sottolineano comel’asta sulle frequenze Lte  (per Internet mobile) abbia già prodotto un mld di euro  in più, rispetto a quelli preventivati. Soldi che potrebbero essere utilizzati  per la digitalizzazione della PA, creando, alla lunga, risparmi netti e importanti. Una operazione che potrebbe anche attivare nuovi investimenti in innovazione, da parte delle imprese. Quanto agli interventi che sarebbero necessari da parte del Governo, Assinform stila la lista: rilancio della banda larga; privatizzazione delle società pubbliche di It; pagamenti con tempi certi per le commesse della Pubblica Amministrazione; regole concorrenziali e trasparenti per garantire il ritorno degli investimenti in Ict.