Philips: per l’azienda “tagli” certi e futuro incerto

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La Crisi – Royal Philips Eletronic, il gigante olandese dell’elettronica, cerca di sfuggire alla crisi che attanaglia il gruppo. Dopo l’annuncio di “tagli” per 4.500 posti di lavoro, entro il 2014, la società ha ripreso le trattative per la cesssione della sua area Tv alla Tpv Tecnology di Hong Kong.

I tentativi – L’attività tv, che ha il suo ‘core’ nella produzione di schermi al plasma, è diventata ‘pesante’ per Philips dato che ha già prodotto perdite per quasi un miliardo di euro e la cessione sta rivelandosi piu’ difficile del previsto: solo pochi giorni fa il Presidente Philips Frans van Houten ha fatto chiaramente capire che l’operazione potrebbe non andare a buon fine.

Gli obiettivi – Nonostante la situazione tutt’altro che facile (gli ultimi dati trimestrali presentavano un -85% dell’utile netto!) Philips ha confermato tutti gli obiettivi fissati per il 2013: una crescita del fatturato compresa fra il 4 e il 6% e soprattutto un Ebita (l’utile senza interessi passivi, imposte e ammortamenti) in crescita fra il 10 e il 12%. Obiettivi che sono strettamente legati ai ‘tagli’ del personale (1400 solo in Olanda), ritenuti ‘inevitabili’ dall’azienda. Solo ridimensionando drasticamente l’organico il gruppo vede la possibilità di centrare i suoi obiettivi.

La tendenza – ai “tagli” e’ sempre più esplicita e coinvolge anche altre multilazionali del settore Ict: la Nokia, per esempio, ha presentato a settembre l’annuncio di 3500 posti di lavoro in meno.
I entrambi i casi, sia per Philips che per Nokia, gli “esuberi” (brutta parola per definire il destino delle persone) sono certi, il futuro, purtroppo, non è altrettanto sicuro.

di Gdp