Marco Matarazzi – Sviluppatore

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Nato a Gualdo Tadino nel 1986. Laureato nell’aprile del 2011 in Ingegneria Informatica ed Elettronica, è un appassionato di dispositivi mobili (smartphone e tablet) e lavora come Software Engineer per un’azienda californiana di San Francisco.

Il suo lavoro spazia dal progetto e sviluppo di applicazioni per cellulari alla realizzazione di servizi accessibili tramite smartphone.
Adora il suo lavoro perché unisce la programmazione allo studio della funzionalità ed estetica.
La sua più grande è sicuramente l’informatica ma adora anche il calcio a 5 sempre e rigorosamente con i suoi amici più cari.

 

L’ultimo social post?
Ho commentato un’affermazione di Steve Jobs che mi ha lasciato un po deluso, riporto le sue parole: “We thought about whether we should do a music client for Android. We put iTunes on Windows in order to sell more iPods. But I don’t see an advantage of putting our own music app on Android, except to make Android users happy. And I don’t want to make Android users happy.” Da sviluppatore Android e sostenitore dell’Open Source queste parole non potevano non attirare la mia attenzione.

L’ultimo video che hai visto su Youtube?
Maurizio Crozza, introduzione Ballaro

Mac, Windows o Linux?
Vado a lavoro con il mio leggerissimo Mac Book Air, a casa lavoro con un PC (Windows), sul divano navigo con un Samsung Galaxy Tab 10.1 con Android e sul mio portatile personale ho dual boot Win e Linux.

L’ultimo acquisto online?
Valigia Samsonite (ma ci compro veramente di tutto).

Un libro che ha segnato la tua vita?
“Se questo e’ un uomo” Primo Levi

Marco Matarazzi

Quale è stato il progetto lavorativo che più ti ha segnato?
Prima di terminare gli studi ho lavorato presso un’azienda come sviluppatore per qualche mese, in quel periodo ho avuto la fortuna di portare avanti un progetto che consisteva nello sviluppo di un’applicazione per Tablet con SO Android, li e’ nata la passione per la progettazione e sviluppo di App.

Quando hai deciso di diventare sviluppatore Android?
Nell’estate del 2009, dopo una vacanza con la mia ragazza a San Francisco (città’ dove attualmente lavoro) sono rimasto sbalordito dalla quantità di smartphone in circolazione negli USA e soprattuto qui nella Silicon Valley. In quel momento ho capito che a breve anche da noi in Italia sarebbe arrivata una nuova era tecnologica, il Mobile!

Nella tua carriera, ha contato più lo studio (da autodidatta o scolastico-professionale) o l’esperienza pratica?
Frequentare la facoltà di Ingegneria sicuramente ti dà delle solide basi e un approccio nell’affrontare le problematiche molto efficace e schematico. Ma molte tra le nozioni che impiego ogni giorno a lavoro le ho acquisite da autodidatta.

Il primo colloquio non si scorda mai: hai qualche curiosità da raccontare?
No.

Hai avuto durante la tua carriera professionale un incontro particolare?
Molti e nessuno, non saprei.

E un’intuizione vincente?
L’intuizione di investire tempo e studio per cercare di diventare uno sviluppatore Android.

Cosa consigli ai giovani che vogliono diventare Sviluppatore come te?
Guardate oltre, cercate di capire in che direzione sta andando la tecnologia e cercate di anticipare i tempi studiando e leggendo quanto più possibile.

Internet ha cambiato il mondo del lavoro in Italia. Come?
E’ difficile per me dire come il mondo e’ stato cambiato dalla rete poiché e’ da quando ho 12 anni che navigo, chatto, googlo, posto ecc.. e come era prima non me lo ricordo. Posso dire che grazie alla rete possiamo fare il nostro lavoro per qualsiasi committente trovandoci in qualsiasi parte del mondo, e almeno per quanto riguarda il nostro mestiere posso dire che non ha frontiere!

Serve un sindacato degli Sviluppatori? Se sì, come te lo immagini?
Onestamente non credo che serva un sindacato, il nostro cavallo di battaglia e’ l’alta qualità del lavoro che ogni giorno produciamo. Dobbiamo cercare di implementare strumenti software sempre all’avanguardia e quindi tutelare da soli il nostro lavoro puntando sulla qualità.

Marco Matarazzi

Descrivi la tua professione in modo chiaro e diretto in modo che anche mia nonna possa capirla.
Scrivo programmi in grado di funzionare su telefoni cellulari di nuova generazione. Questi possono essere Applicazioni o pagine web progettate per essere ben leggibili e chiare anche sul monitor di uno smartphone. In altre parole, ogni prodotto oltre a funzionare bene deve anche essere piacevole da utilizzare, facile, intuitivo e graficamente accattivante.

L’organizzazione ‘classica’ del lavoro (orari rigidi e cartellino da timbrare) ha senso per un ingegnere del software?
Ho la fortuna di lavorare in un’azienda dove non ho orari. Posso arrivare quando voglio nel mattino, fare pausa se sono stanco, farmi una passeggiata ad Union Square, prendermi un caffè e… tornare a lavorare! Tutto purché le scadenze dei progetti vengano rispettate!!!

Quanti sono i tuoi amici sui socialnetwork, quanti di questi conosci davvero e quanti frequenti anche “off-line”?
Circa 250 amici su Facebook, li conosco quasi tutti anche di persona, non mi piace “collezionare amici”.

Prima di incontrare qualcuno che non conosci fai una ricerca su Google?
A volte.

 

di Mario Grasso