Professioni Videogames: nostra intervista a Carlo Lucarelli

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UNA SCUOLA PER TALENTI – Una iniziativa che mette insieme il sacro e il profano, la scrittura ed i videogames: si tratta della scuola di sceneggiatura per videogiochi, diretta dallo scrittore Carlo Lucarelli, che prende il via a gennaio a Bologna. Non solo una semplice scuola ma qualcosa di più: un luogo che mancava, uno spazio per imparare, sperimentare, creare.

Uno luogo dove i giovani talenti possono ‘osare’ e sviluppare le proprie abilità e anzi sono stimolati a farlo (idea che forse sarebbe utile anche per tante aziende nostrane!)

Il laboratorio promosso dal giallista insieme a altri colleghi scrittori, come Giampiero Rigosi e Michele Cogo, in collaborazione con Ivan Venturi, autore e produttore di videogiochi, ha in programma progetti concreti. Il primo è il nuovo capitolo della saga dell’inquisitore Nicholas Eymerich, tratta dai romanzi di Valerio Evangelisti. Il secondo è ‘Contro le mafie’ un gioco (serio) di ruolo che pesca a piene mani -purtroppo- dall’ attualità italiana.

LA PASSIONE  – L’esordio nel mondo dei videogiochi di Carlo Lucarelli risale a qualche anno fa: “mi sono avvicinato quasi per caso –spiega- e mi son ritrovato capace di giocare per delle ore, anche fino alle 3 del mattino. Poi mi ha interessato la parte di scrittura dei videogiochi, una parte importante appassionante, a volte persino più del gioco stesso.

Nei videogames la finalità del linguaggio è anzitutto ludica, diversamente da quella tradizionale e questo fatto obbliga lo scrittore a trovare nuovi modi di comunicare. E’ una sfida molto interessante dal punto di vista creativo: la cosa importante è mantenere l’equilibrio tra le esigenze della narrazione e l’aspetto ludico’’.

A proposito di giochi e dipendenze, c’e’ chi sostiene che la Rete puo’ essere pericolosa:

”può esserlo –risponde lo scrittore- come un libro che ti insegna la chimica ma ti insegna anche a fare una bomba. O un cinema che fa sognare troppo. Il problema non è nella Rete che, se usata correttamente è una risorsa. Può essere nell’uso se, alla base, c’è un malessere regresso. La dipendenza è un approccio incontrollato, che si verifica soprattutto durante l’adolescenza. A quel punto dovrebbe intervenire la famiglia e spiegare ai ragazzi che rischiano di rovinarsi’’

DIETRO LE QUINTE DEI VIDEOGAMES –  Il corpo docenti comprende Piero Di Domenico, Andrea Dresseno e Matteo Lollini (dell’ Archivio Videoludico – Cineteca di Bologna) e Ivan Venturi (alla direzione lavori). La supervisione è curata da Lucarelli e Venturi. Insieme a loro gli allievi potranno imparare cosa c’è dietro le quinte di un videogame: dall’idea iniziale, allo sviluppo della sceneggiatura, fino alla commercializzazione del Prodotto.

Il percorso prevede momenti di collaborazione con la community degli sviluppatori di videogiochi, l’analisi di progetti realizzati o in via di realizzazione, in Italia e all’estero, gli incontri con gli autori.

Il programma prevede inoltre l’approfondimento di tecniche di Game Design, come la grafica 3d (dal punto di vista del software e della produzione) e di tutti gli aspetti di un videogioco (audio, musica, doppiaggi), comprese le dinamiche relative alla produzione e commercializzazione.

Gli allievi che hanno in mente una storia per un videogioco troveranno dei professionisti che li aiuteranno a svilupparla, passo a passo.

Vedi www.bottegafinzioni.it/

 

di Giuseppe de Paoli