Incontro tra aziende digitali, Networkers e Istituzioni a Milano

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Milano – Si è tenuta il 6 marzo a Milano, la prima tappa di JobMatching. Una iniziativa che si svolgerà in molte altre città italiane nelle prossime settimane e mesi, con lo scopo di diffondere la cultura digitale tra le imprese, lavoratori e professionisti del settore, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito dei profili digitali.

Abbiamo intervistato Sergio Poma, uno dei promotori di JobMatching, iniziativa promossa dall’associazione (bergamasca) no profit, Luoghi Di Relazione, che organizza inoltre, anche il Digital Experience Festival (www.digitalfestival.net). Lo scopo di questa associazione è quello di creare progetti finalizzati a facilitare relazioni per una crescita etica e culturale ma anche del lavoro e del business, per coloro che vi partecipano.

Il tutto avviene con l’organizzazione di eventi territoriali itineranti, in cui si favoriscono queste relazioni e incontri (www.jobmatching.it).

Poma, come nasce JobMatching?

Nasce nell’ambito di un festival, il Digital Experience Festival. Il concetto è che oggi il mondo del lavoro cambia e le competenze, soprattutto quelle del digitale sono variabili e in continua evoluzione. Gli argomenti stanno cambiando e bisogna trovare nuove modalità di incontro, tra aziende e professionisti del settore, con lo scopo di creare un incontro proficuo tra gli attori interessati.

Quali gli obiettivi dell’iniziativa?

Sensibilizzare in prims le realtà che possono smuovere il mercato e quindi le aziende, le istituzioni e le scuole, in ogni territorio in cui andremo. Intorno a questi attori collettivi, far ruotare tutto quel mondo di persone variegato per età e livello di scolarizzazione e competenze professionali, che per necessità o voglia, hanno l’esigenza di ricollocarsi. Qui si inserisce JobMatching con lo scopo di creare un contesto allargato di incontro e relazione professionale. Ci muoviamo su più citta perché il lavoro è ancora una realtà territoriale. Milano è la prima tappa, perché è la capitale del digitalizzazione del nostro Paese, poi andremo a Udine, Torino, Roma e per altre città d’Italia.

E’ una iniziativa rivolta solo ad aziende high tech?

Noi parliamo di competenze digitali. Oggi queste competenze sono necessarie soprattutto alle aziende non tecnologiche: anche l’azienda che fa biscotti ha bisgono di queste competenze e professionalità per essere competitiva nell’economia digitalizzata. Quindi, per rispondere alla tua domanda, lo scopo è quelle di portare le competenze Ict soprattutto nelle imprese tradizionali piuttosto che in quelle high tech.

Quali i primi risultati in termini di partecipazione?

La prima giornata ha avuto un ottima risposta in termini di partecipazione: circa mille partecipanti suddivisi tra le varie iniziative e work shop promossi. Tuttavia, c’è da sottolineare un dato non molto positivo sulla partecipazione delle aziende. Non tutte le aziende hanno risposto, infatti, all’iniziativa, perché a mio avviso sono quelle che hanno il maggior gap culturale. Per assurdo, fanno più fatica a mettersi in gioco, a rischiare, a vedere i nuovi modi di fare. Mentre, le persone, i professionisti e le piccole imprese fanno prima a seguire i trend innovativi e a cogliere messaggi come il nostro. Devo dire che le Istituzioni locali, invece, ci hanno seguito molto, con i vari assessorati della Regione Lombardia e del Comune Milano, oltre all’ottimo contributo della camera di commercio.

Invito i lettori e gli utenti di SindacatoNetworkers.it a visitare il sostro sito e a partecipare alle prossime tappe di JobMatching in giro per l’Italia.

 

di Filippo Di Nardo