FastWeb, continua il braccio di ferro

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ROMA – Il caso FastWeb continua. L’appuntamento fissato per venerdì 11 maggio. dovrebbe fornire un quadro più chiaro dell’annunciata esternalizzazione riguardante oltre 700 dipendenti sparsi sul territorio italiano.

Come raccontato in un nostro precedente articolo (Fastweb, nuovi ‘tagli’ in arrivo), la società è intenzionata a cedere i rami d’azienda “Customer Care & Customer Base Management” e “Field Network Creation & Operations”, rispettivamente alla Visiant e Huawei.

Una Intenzione respinta dalle organizzazioni sindacali che hanno proclamato uno sciopero per lunedì 14 maggio, per l’intera giornata lavorativa, nonche’ il blocco delle prestazioni straordinarie, di quelle in reperibilità e di quelle del lavoro programmato, per un periodo di 30 giorni.

Durante l’ultimo incontro (del 3 maggio) l’Amministratore Delegato di Visiant ha dichiarato che i soci dell’azienda hanno trovato un’intesa che metterà fine all’amministrazione giudiziaria passando anche attraverso un aumento di capitale finalizzato a finanziare le prospettive di crescita e sviluppo di Visiant Contact. Tuttavia, per avere la conferma ufficiale si dovrà aspettare l’incontro dell’11 maggio.

L’altro tema affrontato è stato quello della modifica del perimetro aziendale per la quale le organizzazioni sindacali hanno sollevato sospetti di scarsa trasparenza in merito all’operazione nel suo complesso, alla luce anche delle continue smentite da parte di Fastweb. L’azienda per ora non ha replicato.

Infine, si è discusso delle sedi di lavoro. Anche qui il braccio di ferro tra la società e i sindacati continua. Fatweb ha garantito una collocazione dei lavoratori nel medesimo comune in cui oggi sono collocati i lavori prevedendo all’interno del comune una distanza massima di 15 km per alcune sedi, e di 20 per le altre. Ma l’individuazione degli stabili è, allo stato, tutta da stabilire.

I sindacati invece rivendicano la necessità di individuare una soluzione uguale per tutti i lavoratori, garantendo sedi adeguate, strutturate a norma di legge e in grado di consentire l’accesso ai diversamente abili.

Il prossimo incontro dovrà far luce sui temi più delicati della trattativa quali le tutele economiche del personale trasferito. In particolare l’attenzione è sulle clausole di salvaguardia che dovranno garantire ai lavoratori ceduti un reintegro in Fastweb, laddove emergessero problemi occupazionali presso le aziende cessionarie al fine di dare certezze sul futuro dei lavoratori coinvolti.

 

di Mario Grasso