Ricerca e Innovazione: l’Ue stanzia 8 miliardi

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ROMA – L’Italia ha un buon tasso di partecipazione ai bandi europei dedicati alla ricerca e all’innovazione, seppure il tasso di successo non sia altrettanto elevato; fino ad oggi il Nostro Paese ha avuto poco piu’ di 2 miliardi di finanziamenti mentre ha partecipato al bilancio della Comunita’ con una quota ben piu’ sostanziosa, pari al 13,4% del totale.

Ora si presenta l’occasione di ‘requilibrare’ i conti, grazie al 7° programma quadro, presentato nei giorni scorsi a Bruxelles dalla Commissaria Ue alla ricerca e all’innovazione Maire Geoghegan Quinn: prevede un investimento di 8,1 miliardi di euro destinato a ricercatori, imprese, enti, istituzioni che presentino progetti innovativi  per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione.

Il bando ha l’obiettivo di dare un forte impulso alla competitività dell’Europa attraverso interventi ad hoc, soprattutto nell’ambito delle smart cities, dell’agenda digitale e dei progetti dedicati allo sviluppo industriale, alla salute e alla cura dell’ambiente.

La cifra dovrebbe, secondo le stime della Commisione, creare circa 200 mila nuovi posti di lavoro in Europa.

Questo nuovo finanziamento assorbe buona parte del bilancio della ricerca Ue che per il 2013 e’ pari a 10,8 miliardi di euro. I fondi stanziati aumenteranno notevolmente dal 2014 al 2020, con il nuovo programma  “Horizion 2020” volto a incentivare e semplificare l’accesso ai finanziamenti in alcuni settori vitali.

L’annuncio del maxi-bando arriva a pochi giorni di distaza dal Patto per la crescita e l’occupazione, che ha ribadito con forza  l’importanza della ricerca e dell’innovazione per continuare a competere e generare  occupazione .

Intanto in Italia l’esecutivo Monti con la ‘spending review’ propone drastici ‘tagli’ alla ricerca (ma anche alla salute e ad altri settori vitali per il Paese ).

La cura dimagrante del governo (che  prevede un risparmio complessivo di 26 miliardi di euro nei prossimi tra anni) comprende, per quanto riguarda la ricerca la soppressione totale dell’ Inran l’ Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.

Colpiti dai tagli anche il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ( Ingv), L’ Agenzia spaziale italiana (Asi) e l’Istituto nazionale di astrofisica ( Inaf)

L’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn)  dovrà fare i conti con un taglio del bilancio di 9,1 milioni nel 2012 e di 24,3 milioni tra il 2013 e il 2014. Quindi una riduzione delle risorse del 10%.

Quest’ultima notizia arriva a pochi giorni dall’annuncio del Cerrn di Ginevra dell’ individuazione del bosone di Higgs, alla quale i ricercatori dell’ Infn hanno contribuito in modo determinante!

di  Giuseppe de Paoli