ICT e la Pubblica Amministrazione, qualcosa sta cambiando

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MILANO – La Pubblica Amministrazione deve affrontare ogni giorno delle scelte per rendere il suo servizio più efficiente e produttivo per i cittadini. L’ICT può aiutare questo processo offrendo alle aziende un’opportunità da non perdere.

Non si tratta soltanto di affiancare la PA nel rinnovo di tecnologie e servizi, ma anche di supportarla di fronte a sfide inedite, in gran parte correlate alle nuove leggi sulla digitalizzazione della PA.

Secondo Francesco Sacco, docente dell’Università Bocconi, “L’Italia è veramente indietro sul fronte e-government. Bisogna recuperare il divario con gli altri Paesi in tempi rapidi. Non solo perché ne va della competitività del Paese nello scenario globale, ma anche per uscire dalla crisi è necessario fare una volta per tutte il salto nel digitale. C’è bisogno di rivoluzionare i processi e puntare sui servizi innovativi”.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le aree di interesse che hanno cambiato e stanno cambiando la Pubblica Amministrazione:

Protocollo informatico – Questi sistemi consentono alla PA di protocollare sia i tradizionali documenti cartacei sia quelli elettronici, con la finalità di migliorare i servizi, la trasparenza dell’azione amministrativa e contenere i costi.

La Carta d’Identità Elettronica (CIE) e la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) – Contiene i dati identificativi della persona e il suo codice fiscale, archivia informazioni accessorie, utili all’erogazione di servizi evoluti, come la firma elettronica. Diffuse in quasi due milioni di esemplari in Italia, registrano una crescita esponenziale, mostrando ottime potenzialità per chi intende supportare la PA nel rilascio di servizi e piattaforme evolute, servizi in ambito sanitario o di marketing territoriale.

Privacy – Il Codice prevede la protezione dei dati, la definizione di credenziali per l’accesso alle informazioni (password, certificati digitali, carte a microprocessore ecc.), l’aggiornamento periodico dei sistemi informativi, l’uso di firewall o sistemi antivirus. Si tratta di una grande opportunità per i consulenti e gli specialisti di security che possono realmente contribuire all’ammodernamento dei sistemi pubblici, permettendo agli enti di adeguarsi alla normativa sulla sicurezza.

Accessibilità per i disabili – Garantire l’accesso facilitato alle informazioni, questo significa riconvertire le interfacce di vecchi siti, introdurre tecnologie d’assistenza per i disabili.

Il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) – Questo riguarda in particolare nell’implementazione di porte di dominio, buste di e-government e soluzioni per l’interoperabilità applicativa.

e-Democracy – Favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all’estero, al processo democratico e facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi.

Posta Elettronica Certificata (PEC) – Dà completa validità giuridica ai documenti trasmessi via e-mail, che diventa quindi come una raccomandata con ricevuta di ritorno. Secondo il decreto, i sistemi di PEC dovranno garantire al destinatario l’integrità dei messaggi ricevuti e, al mittente, l’attestazione dell’avvenuto recapito.

 

di Hu Yuli