ICT: Toscana in prima fila per l’innovazione

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MILANO – Toscana in prima fila per ridurre il digital divide -che peraltro la coinvolge meno che altre regioni- e promuovere la società dell’informazione.

La Regione ha a disposizione 129 milioni di euro per un programma ad hoc che prevede di concludere entro il 2015.

Gli obiettivi? Il miglioramento delle infrastrutture -soprattutto nelle zone rurali- banda larga per tutti, digitalizzazione della Pa, un catasto delle reti di telecomunicazioni già esistenti, un massiccio piano di alfabetizzazione informatica.

Il piano anti digital-divide va di pari passo con quello per l’informatizzazione della scuola.

La Regione dispone in questo caso di quasi 2,5 milioni che arrivano dall’accordo siglato a Roma -insieme alle altre regioni- con il Ministero Istruzione Università Ricerca (MIUR).

I soldi saranno destinati a tecnologie, infrastrutture, formazione degli insegnanti.

Sempre dalla Toscana parte il progetto Star Cup nato dalla constatazione che molte buone idee non riescono a prendere ‘corpo’ pur avendone le potenzialità.

Il progetto è promosso dalla Scuola Superiore Sant’Anna, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Enea: punta a incentivare e sostenere la crescita di nuove aziende.

L’iniziativa, inizialmente limitata alla provincia di Pisa, si è poi allargata nella Regione e oltre, fino a trasformarsi in un “Premio Nazionale dell’Innovazione”.

La Toscana fa rete e, seguendo le ‘vocazioni’ presenti sul territorio, ha gia’ individuato 11 settori produttivi (tra cui Moda, ICT, Nautica, Mobili, Cartario) attorno a cui sviluppare dei veri e propri Poli di Innovazione: serviranno a favorire la cooperazione, la ricerca, l’uso di nuove tecnologie.

Per quanto riguarda l’ICT sono circa 500 le aziende toscane (perlopiù piccole e medie) che hanno aderito al Polo Tecnologico di Navacchio, vicino a Pisa.

Il Polo conta 22mila occupati dei quali almeno 1/5 sono impegnati in Ricerca & Sviluppo. Prestigiosi i partners nell’ambito ricerca: le Università di Pisa, Siena, Firenze, il CNR, la Scuola Superiore S. Anna, il Consorzio Pisa Ricerche e numerosi altri centri territoriali.

La Regione quindi ha le carte in regola in quanto a capacità innovative ed è tra quelle che si stanno muovendo meglio per valorizzare un settore strategico per il Paese.

Un’altra riprova? Il G-Cloud Award, riconoscimento nazionale per le migliori esperienze di cloud computing nella pubblica amministrazione è stato assegnato alla Toscana

di Giuseppe De Paoli