Donne e web: il mondo online sempre più in rosa

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TORINO – Il campo dell’ICT è da sempre dominio esclusivo del genere maschile. Ma, dati alla mano, il rapporto donne e web sta aumentando e affermandosi con maggior incisività e rilevanza nel mondo dell’informatica e delle telecomunicazioni.

Le donne, infatti, sono molto più avvezze alla tecnologia di quanto si è soliti pensare.

L’uso sempre più diffuso della rete sta registrando una massiccia presenza femminile scardinando così uno status quo acquisito ormai da decenni.

Non solo, il gentil sesso oggi domina la scena sui social network. Le donne sembrano indiscutibilmente più “social” degli uomini rappresentando circa il 60% degli utenti delle principali community (Facebook, Twitter ed Instagram in testa) a dispetto di una presenza maschile più evidente su piattaforme professionali come LinkedIn.

I dati vengono confermati da Sheryl Sandberg, direttrice operativa della comunità virtuale creata da Mark Zuckerberg.

La numero due di Facebook non si limita ad attestare un predominio femminile a livello quantitativo, ma parla di un’attività ed un’interazione preminente in termini di commenti, aggiornamenti e comunicazione. Approccio dovuto probabilmente a una maggior propensione delle donne alla condivisione e al confronto.

Il web è anche una vetrina e, come tale, può rappresentare uno strumento di crescita e sviluppo professionale. Sono in aumento anche le donne che si avvicinano al mondo online per iniziare o promuovere un’attività.

Il sesso femminile diventa allora fautore di piccole realtà commerciali, veri e propri business che permettono di conciliare, creativamente, famiglia e lavoro.

L’e-commerce, per esempio, grazie ad una buona dote di autonomia ed una certa flessibilità oraria, risulta particolarmente adatto a conciliare la vita professionale e quella privata. Non a caso il target più attivo in rete, sotto questo profilo, è costituito da mamme.

L’idea spesso affiora in un momento di transizione o è provocata dall’impossibilità di far combaciare i diversi impegni famigliari con un impiego full-time.

Un’altra motivazione, da non sottovalutare, che spinge giovani e meno giovani a diventare imprenditrici on line, è la diversa condizione ottenibile in un ambito lavorativo che vede ancora una presenza irrisoria di donne con ruoli decisionali.

La rete, fuori dalle filosofie aziendali, segue altre logiche: ciò che conta è la professionalità e la qualità, non il background familiare o l’età anagrafica.

di Anita Aurigemma