Sardegna ICT, fare rete è l’obiettivo

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MILANO – Il “fattore” Internet può aiutare le imprese a reagire alle crisi visto che è in grado di ottimizzare i processi lavorativi, ridurre i costi, aumentare la competitività.

E’ un dato sempre più condiviso dalle piccole imprese sarde che, pur facendo i conti con la difficile situazione economica, cercano di stare al passo con l’innovazione facendo rete.

Nella Regione il 67,2% delle piccole imprese dispone di una connessione a banda larga, contro il 60,2% registrato a livello nazionale.

La Sardegna vuole mantenere viva l’antica tradizione high tech, inaugurata già negli anni ‘80, con la nascita del Crs4 (Centro ricerche per la biomedicina e le biotecnologie) fortemente voluto dal Nobel Carlo Rubbia.

Oggi le pmi locali, consce della situazione difficile, cercano di riconvertirsi in funzione anticrisi, come s’è visto anche dalla forte partecipazione al ciclo di seminari promosso dall’Università di Cagliari in collaborazione con Centro di Competenza Regionale ICT e con The Net Value, l’incubatore d’imprese creato da Mario Mariani, ex ad di Tiscali.

L’obiettivo è fare rete e ampliare le opportunità imprenditoriali in un settore che a livello regionale conta oltre 2mila piccole e microaziende (con circa 6400 addetti in totale).

Fare rete è anche l’obiettivo del centro Sardegna ricerche che assiste il governo regionale nelle politiche per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico.

Il centro gestisce Polaris, Parco scientifico e tecnologico locale e ha appena pubblicato un bando pubblico con l’obiettivo di attrarre nella struttura (nelle sedi di Pula, vicino a Cagliari, e di Alghero) imprese high-tech provenienti da altre regioni. E magari far ritornare la Regione ai fasti passati.