Telelavoro, nuove opportunità per le famiglie italiane

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MILANO – Il telelavoro è un argomento di dibattito sempre vivo. Soprattutto in Italia dove stenta a decollare secondo le ricerche recenti.

Negli Stati Uniti invece un rapporto Gallup racconta i benefici dell’orario flessibile. Uno su tutti è l’aumento della produttività.

Secondo lo studio, chi telelavora lavora di più. L’arma giusta? L’engagement. Un concetto molto caro alla rete e alla cultura aziendale che vuol dire coinvolgimento, partecipazione, sentirsi parte attiva di un gruppo.

Gallup ha rilevato un coinvolgimento maggiore dei lavoratori in postazione remota (32%) rispetto ai lavoratori in ufficio (28%).

Aldilà dei numeri che dimostrano come il telelavoro sia una realtà ancora inesplorata nel Belpaese, vale la pena porre l’accento su alcune iniziative sviluppate in ambito locale.

La Regione Piemonte sta puntando su un percorso di valorizzazione del telelavoro. Soprattutto per le donne che si trovano a gestire la famiglia e non vorrebbero perdere l’autonomia economica.

L’iniziativa lanciata da Giovanna Quaglia, assessore regionale alle Pari opportunità, prevede un bando (scadenza il 31 ottobre 2013, ore 12) con contributi rivolti all’attivazione di postazioni di lavoro mobili, domiciliari o nei telecentri, oltre alla creazione di nidi o micronidi nei luoghi di lavoro pubblici o di imprese private.

«Nella precedente edizione dell’Intesa – spiega Quaglia – abbiamo avuto una buona risposta in particolare rispetto alla misura del telelavoro, con l’approvazione di 44 progetti. Pertanto è stato rinnovato il sostegno economico a un intervento richiesto, perché costituisce un’alternativa concreta a molte persone, dedicato in particolare alle mamme e ai papà che viaggiano per raggiungere il lavoro e poi si occupano dei figli o dei genitori; allo stesso tempo consentiamo alle aziende e agli enti di riorganizzare il lavoro anche in termini di risparmio». Per informazioni sul bando si può contattare telefonicamente il seguente numero 800 333444 o inviare un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica assessorato.pariopportunita@regione.piemonte.it.

Anche a Milano, l’associazione Spaziopensiero di via Rogoredo 21 ha riservato alle mamme e ai giovani imprenditori uno spazio di co-working con una postazione internet per aspettare l’orario di chiusura del vicino asilo nido.

Scala F, questo è il nome del progetto, sarà gestito dalla rete Cowo che ha già attivato circa un centinaio di spazi in tutta Italia.