Agenda Digitale europea: i numeri della Commissione

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Secondo nuovi dati la Commissione europea è sulla buona strada per raggiungere 95 dei 101 obiettivi dell’Agenda digitale per l’Europa entro il 2015. È una buona notizia. I cittadini e le imprese dell’UE si collegano di più a internet, fanno più acquisti online e si sentono più sicuri e preparati in rete, ma spesso fanno fatica a soddisfare il loro appetito digitale – soprattutto nelle zone rurali – per mancanza di accesso alla banda larga ad alta velocità. Altro problema rilevante è la minaccia che si venga a creare un divario in termini di qualifiche digitali.

Nellie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Agenda digitale, ha dichiarato “Oggi la maggior parte degli europei è entrata nell’era digitale e intende approfittarne pienamente. Abbiamo risolto il problema dell’accesso a Internet, ma il divario digitale non si è colmato. Senza l’impegno di tutti a fare di più, rischiano di emergere in Europa sacche di analfabetismo digitale”.

Qual è la situazione:

  • Aumenta l’uso regolare di Internet: dal 2010 a oggi la percentuale di chi usa Internet almeno una volta alla settimana è passato dal 60% al 72%. I miglioramenti più significativi si sono avuti in Grecia, Romania, Irlanda, Repubblica ceca e Croazia, mentre i migliori risultati in assoluto (più del 90% di utilizzatori) si registrano in Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Lussemburgo. Negli Stati Uniti gli utilizzatori di Internet rappresentano l’87% della popolazione adulta. In Italia utilizza internet una volta a settimana il 56% della popolazione, il 54% una volta al giorno, entrambi i dati in crescita di 3 punti rispetto al 2012.
  • Notevoli progressi per i gruppi svantaggiati: negli ultimi quattro anni l’uso di Internet da parte dei disoccupati, dei meno istruiti e delle persone più anziane è balzato dal 41% al 57%. A questo ritmo centreremo l’obiettivo del 60% già prima del 2015.
  • I non utilizzatori diminuiscono di un terzo: il 20% degli abitanti dell’UE non ha mai usato Internet (dato in diminuzione di un terzo rispetto a quattro anni fa). Se le tendenze attuali si confermeranno, l’obiettivo del 15% entro il 2015 sarà raggiunto. In Italia la percentuale è del 34% in calo di 3 punti percentuali rispetto al 2012.
  • Siamo sempre più numerosi a fare acquisti online: oggi il 47% dei cittadini europei fa acquisti su Internet, in aumento di dieci punti sul dato del 2009. L’obiettivo di arrivare al 50% entro il 2015 sembra dunque molto realistico. Il dato italiano si ferma al 20% in crescita di 3 punti rispetto al 2012.
  • L’accesso è garantito. Oggi il 100% degli europei ha accesso alla banda larga, generalmente con la possibilità di scegliere fra modalità diverse (fibra, cavo, ADSL o accesso mobile 3G/4G). Come minimo, tutti gli europei hanno la possibilità di sottoscrivere un servizio di banda larga via satellite a costi accessibili.
  • Tecnologie di banda larga veloce: la disponibilità di banda larga mobile 4G è balzata dal 26% al 59% in un anno. L’accesso a Internet a velocità di almeno 30 Mbps su linea fissa raggiunge il 62% della popolazione dell’UE, rispetto al 54% un anno fa e al 29% nel 2010. La banda larga veloce raggiunge almeno il 90% delle famiglie in Belgio, Danimarca, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito. L’Italia è invece molto sotto la media, solamente il 21% delle case italiane è raggiunto dalla banda larga, con almeno 30 Mbps in download, mentre la tecnologia 4G raggiunge il 39% della popolazione.

Le partite ancora aperte

  • Opportunità mancate per le piccole imprese: solo il 14% delle imprese con meno di 250 dipendenti vende online. Tutti gli Stati membri rimangono lontani dall’obiettivo del 33% (media UE) entro il 2015.
  • Zone rurali a rischio in Europa: appena il 18% dei domicili situati nelle zone rurali ha accesso alla banda larga veloce.
  • Nel 2013 i servizi di eGovernment sono rimasti al palo: ne fa uso solo il 42% della popolazione dell’UE. Al ritmo di crescita attuale gli Stati membri non raggiungeranno il traguardo del 50% entro il 2015.

 

 

Media UE

Banda larga

2014

Obiettivo

Copertura con banda larga di base

100%

100% (2013)

Mercato unico digitale
Popolazione che fa acquisti online

47%

50% (2015)

Commercio elettronico transfrontaliero

12%

20% (2015)

PMI che vendono online

14%

33% (2015)

Inclusione digitale
Uso regolare di Internet

72%

75% (2015)

Uso regolare di Internet da parte di persone svantaggiate

57%

60% (2015)

Popolazione che non ha mai usato Internet

20%

15% (2015)

Servizi pubblici
Cittadini che interagiscono online con le autorità

42%

50% (2015)

Cittadini che trasmettono moduli compilati per via elettronica

21%

25% (2015)

Contesto

  • La Commissione europea mira a creare un contesto economico e regolamentare favorevole alla concorrenza e agli investimenti nei mercati europei delle tecnologie digitali.
  • Nel 2013 la Commissione ha proposto misure concrete per creare un mercato unico delle telecomunicazioni e così far fronte a molti problemi evidenziati dai dati odierni.
  • Il Quadro di valutazione dell’Agenda digitale del 2014 valuta i progressi compiuti nel raggiungimento di quest’obiettivo a livello europeo e nazionale, sulla base di 13 indicatori essenziali. I dati utilizzati sono del 2013.
  • A tutt’oggi la Commissione ha portato a termine 72 azioni dell’Agenda digitale europea su un totale di 101. Altre 23 procedono nel rispetto del calendario di attuazione. Sei azioni sono invece già in ritardo o a rischio di sforare i tempi previsti.

Per ulteriori informazioni:

Quadro di valutazione dell’Agenda digitale

Comunicato della Commissione europea

Il report italiano (EN)

Schede del quadro di valutazione per paese (tutti)

La tecnologia digitale crea o distrugge posti di lavoro? Gli europei possiedono le qualifiche digitali necessarie per trovare e conservare un lavoro?

Neelie Kroes

@NeelieKroesEU

Hashtag: #DAEscoreboard #connectedcontinent