E-Skills, la Carta di Riga per rilanciare ICT e lavoro

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Continua l’impegno della Commissione europea e della Grand Coalition for Digital Jobs (che raccoglie gli stakeholder del Vecchio Continente) per lo sviluppo dell’ICT e della creazione dei posti di lavoro in Europa.

Il 13 marzo 2015, a Riga, in occasione dell’evento lettone “E-skills for jobs high level conference”, è stata definita la “Carta di Riga”, i 10 punti chiave dell’impegno richiesto a ciascun paese della Comunità europea verso le competenze digitali.

Un dato inquietante da cui parte la collaborazione tra la Commissione europea e governi, industria, mondo accademico, organizzazioni non governative e parti sociali è quello dell’alto livello di disoccupazione in Europa: vicino al 24% alla fine del 2013 per quanto riguarda i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Mentre negli Stati Uniti e in Giappone si viaggia rispettivamente all’8% e al 5%.

L’Italia ha l’Agenzia per l’Italia Digitale come referente della “Grand coalition for digital jobs”. AgID ha già tracciato le linee guida nel piano Crescita Digitale approvato dal Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015.

La “Carta di Riga” è un documento centrale per la campagna di sensibilizzazione “e-Skills for Jobs” e vuole promuovere l’alto potenziale delle tecnologie digitali, facendo ripartire crescita e occupazione.

Ecco i dieci principi su cui si basa la “Carta”:

  • Impegnare maggiori e migliori investimenti sulle tecnologie e sulle competenze digitali

L’eliminazione delle barriere all’espansione dell’economia digitale basata su un libero flusso di informazione e conoscenza potrebbe condurre all’aumento del 4% del Prodotto Interno Lordo nei prossimi dieci anni, un guadagno di 500 miliardi di euro.

  • Indirizzare la disoccupazione giovanile in Europa grazie alle competenze digitali

La disoccupazione giovanile potrà diminuire se le nuove generazioni avranno le competenze digitali necessarie per lavorare. La creazione di posti di lavoro può essere stimolata attraverso la tecnologia digitale. Si stima che 2.6 lavori nuovi sono creati per ogni lavoro dalle basse competenze ormai reso obsoleto dalle tecnologie digitali.

  • Dare una priorità alle politiche di “e-Skills for the 21st Century” e portarle su scala industriale

Soluzioni, strategia europea sugli e-skill, partnership multi-stakeholder, attività di ricerca e benchmarking, comunicazione e campagne di sensibilizzazione hanno generato importanti risultati sul territorio europeo. Bisogna inserire questi successi all’interno della strategia “Europe 2020” e “Digital Single Market”.

  • Sostegno del lavoro svolto dalla Grand Coalition for Digital Jobs, realizzazione delle Coalizioni Nazionali e utilizzo dei fondi pubblici

Necessaria la creazione delle Coalizioni Nazionali nei Paesi membri per ridurre il gap di competenze digitali attraverso azioni nel breve termine. Attenzione allo sviluppo di partnership tra settore pubblico e privato e controllare che i fondi europei siano investiti per iniziative di formazione ICT e voucher formativi IT per talenti disoccupati.

  • Promozione di una e-leadership europea

Le piccole e medie imprese formano più del 95% dell’economia europea e creano 2 lavori su 3. Programmi di formazione ed un’educazione specifica del settore per lo sviluppo delle competenze di e-leadership per le PMI deve essere supportata dagli Stati membri.

  • Incoraggiare la trasformazione digitale e l’imprenditoria

L’adozione di tecnologie digitali come la comunicazione mobile, social media, cloud computing, big data analytics e l’Internet delle cose avrà una forza trasformativa potente, aggiungendo valore sociale e fornendo gli strumenti per la prossima generazione di imprenditori europei.

  • Promozione di educazione e formazione continua

I sistemi di educazione e formazione devono essere realizzati combinando l’apprendimento formale, non formale e informale, oltre a legare la teoria accademica alle competenze pratiche richieste dal mondo del lavoro e nella vita all’interno del mondo digitale. Migliorare i piani di studio per la programmazione e la scienze dell’informazione, ingrandire la pedagogia e le infrastrutture ICT nelle scuole è diventato necessario.
La cooperazione di lungo termine tra datori di lavoro e sistema educativo è fondamentale, così come lo sviluppo professionale continuo dei docenti.

  • Leadership europea per standard internazionali

Realizzare standard di competenze digitali di alto livello mette l’Europa in grado di sviluppare riforme dell’istruzione, promosse dai Ministeri dell’educazione e supportate dal mondo dell’industria e della formazione digitale. L’integrazione di piattaforme transnazionali si basa sia sullo sviluppo di standard comuni per l’interoperabilità, sia su standard europei per definire e creare set di competenze tra i cittadini, i lavoratori e i professionisti ICT. Lo European e-Competence Framework realizzato dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) è un esempio. Condurre lo sviluppo di professionalità ICT in Europa può mettere l’Europa come perno per migliorare competitività e creare valore d’azienda.

  • Incoraggiare la professionalità ICT e far maturare la professione ICT in Europa

Supportare l’ulteriore sviluppo e l’implementazione di un framework europeo per la professione ICT basato su quattro pilastri: 1) European e-Competence Framework e i relativi profili lavorativi ICT; 2) European foundational Body of Knowledge e le linee guida per lo sviluppo dei curriculum; 3) Riconoscimento europeo delle certificazioni e dei titoli ICT basato su standard di alta qualità; 4) Etica professionale europea condivisa.

  • Impegno per cooperazione, pool di competenza e lavoro

Internet si è trasformato in un Web 2.0 interattivo. La collaborazione di massa è stata immediatamente possibile grazie all’importanza delle competenze digitali e alla consapevolezza delle tecnologie digitali sui luoghi di lavoro. Avere le competenze per usare internet facilita il lavoro di gruppo, ovunque, in qualsiasi momento e in ogni settore lavorativo.

Questo è il link al documento ufficiale per la “Riga declaration on e-skill for jobs” (PDF in lingua inglese).

di Mario Grasso
Foto: ESkills for Jobs Cyprus Facebook Fan Page