Supermercato online, quale impatto sul lavoro?

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Supermercato online, quale impatto sul lavoro?

Amazon Go ha già fatto parlare di sé come la nuova frontiera del supermercato online. Sarà attivo dall’inizio del 2017 in fase sperimentale solo a Seattle ma la previsione è quella di invadere il mercato mondiale con 2mila negozi sempre nello stesso anno.

Il sistema, che prevede l’uso dello smartphone per fare la spesa e l’assenza di casse e cassieri, userà un mix tra app sul proprio smartphone, intelligenza artificiale, algoritmi e sistemi predittivi per far sì che si eliminino le code e si paghi tramite l’account Amazon dove sarà inviata la ricevuta.

Sarà l’ultima delle novità come supermercato online ma basta fare qualche ricerca sul web per vedere come ormai, anche in Italia, la Grande Distribuzione Organizzata sia al passo coi tempi.

Dai siti dedicati delle grandi catene di distribuzione alle app delle startup innovative, sono diverse le iniziative in tutta Italia che portano i clienti a fare la spesa dai propri dispositivi fissi e mobili.

D’altronde, basta anche in qualsiasi supermercato di media e grande dimensione per notare l’uso delle casse automatiche, per esempio.

In Svezia, a Viken (paesino di quattromila abitanti), esiste già un negozio di alimentari automatizzato. Tutto gira attorno all’app scaricabile sul proprio smartphone.

L’attività è aperta 24 ore al giorno e senza il supporto di personale impiegato.

Intanto la crisi della GDO aumenta. Secondo i dati Nielsen, dopo il -3,65% della lettura precedente, nel periodo che va dal 28 novembre al 4 dicembre 2016 il fatturato crolla del 4,37%. La performance del 2016 sarà una delle peggiori dall’inizio della crisi.

Intanto c’è chi corre ai ripari. La Coop Alleanza 3.0 ha presentato il progetto sulle vendite online dei prodotti grocery e freschi tramite la controllata Digitail.

L’online sarà un canale separato dal retail ed avrà linee di prezzo diversificate e un’apposita logistica affidata in appalto ad Alma, società che si occupa anche di somministrazione di lavoro.

Vista la particolarità del settore, lo sviluppo del software, la pianificazione e la gestione delle consegne saranno affidate alla società Milkman.

L’investimento partirà da Roma con l’apertura di un magazzino in zona Tiburtina. Nel 2017 sono previsti altri investimenti in Emilia e Veneto.

Da notare anche il Future Food District, l’altra iniziativa Coop nata in Lombardia dall’esperienza Expo 2015 basata sulla realtà aumentata.

Quindi, da un lato c’è la semplificazione e la riduzione dei tempi nel fare la spesa per i consumatori, mentre dall’altro diminuiscono le opportunità di lavoro per le persone in carne e ossa.

Sarebbe bene provare a immaginare qualche soluzione per evitare la famosa distruzione dei posti di lavoro causata dalla digitalizzazione del lavoro.

Cosa può fare il sindacato per cercare di contenere l’ondata del supermercato online? Un’idea può essere legata alla formazione.

C’è il rischio concreto di veder scomparire cassieri, addetti ai vari reparti, responsabili e colleghi vari nel giro di pochi anni con tutta una serie di conseguenze (licenziamenti collettivi, bandi di licenziamento volontario con incentivi, cassa integrazione, ecc.).

Come poter raccogliere la sfida di mantenere i posti di lavoro per questo personale che magari non ha una formazione specialistica in altri settori capace di reinserirlo nuovamente nel mercato del lavoro o ha dedicato diversi anni della propria vita al punto vendita e si trova al palo senza opportunità di lavoro diverse?

Si possono creare dei percorsi formativi tramite i fondi interprofessionali e gli enti bilaterali per preparare i propri dipendenti verso l’utilizzo dei nuovi sistemi informativi.

Dall’analisi dei dati alla programmazione, dall’user experience al social media marketing non mancano le opportunità di poter dare nuove possibilità di occupazione.

Le azioni formative devono essere prese per tempo, poiché la formazione ICT pone sicuramente come sfida quella di impiegare molto tempo per prepararsi.

Si potrebbero prevedere delle azioni di welfare aziendale anche tramite voucher formativi da spendere in master o corsi di formazione avanzata o sgravi fiscali in accordo con società specializzate nel settore informatico e della trasformazione digitale.

Partecipare ai bandi europei di finanziamento dedicati all’innovazione dei processi tecnologici come il progetto Horizon 2020.

Nonostante la difficoltà di accesso ai suddetti finanziamenti, può essere una valida e concreta opportunità per le aziende (e i propri dipendenti) di rilanciare la propria attività in linea con gli andamenti dell’economia digitale.

Il supermercato online ha già lanciato la sfida all’occupazione offline e sarà necessario trovare soluzioni per affrontare al meglio gli effetti nel settore della grande distribuzione organizzata.

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