Gig economy in Germania, ecco chi sono i crowd workers

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Gig economy in Germania, ecco chi sono i crowd workers

Ecco i primi numeri sulla gig economy in Germania. Grazie al lavoro di ricerca condotto dal think tank della FEPS (Federazione Europea degli Studi Progressisti), da UNI Europa e dall’Università di Hertfordshire.

L’indagine, promossa anche dai sindacati tedeschi Ver.di e IG Metall, è stata condotta su un campione di 2.180 adulti dell’età compresa tra i 16 e i 70 anni.

Le interviste sono state realizzate tra l’1 e il 4 aprile 2016. Andiamo subito a leggere i numeri che rivelano per la prima volta la dimensione della gig economy in Germania.

Il 22% ha risposto che ha provato a trovare lavoro tramite piattaforme come Upwork, Uber o Handy durante lo scorso anno, per un totale di quasi 13 milioni di persone.

Circa una persona su sette (14%) degli intervistati ha affermato che è riuscita a trovare lavoro. Traducendolo in numeri assoluti: 8,2 milioni di persone.

Di questi, circa 1,2 milione di persone (18%) ha stimato un guadagno dalle piattaforme che arriva almeno alla metà (ma non tutto) del ricavo guadagnato durante l’anno.

Il 2% degli intervistati invece ha ottenuto ricavi solo tramite la gig economy.

Gli uomini sono in leggera maggioranza (23%) rispetto alle donne (21%). I primi hanno cercato attività di crowd working e il 16% l’ha ottenuto. Le seconde, invece, si attestano al 12%.

Il 4% dei rispondenti – ovvero circa 2,3 milioni di persone – afferma di trovare lavoro pagato tramite piattaforme digitali al meno una volta a settimana.

Il 6% – cioè circa 3,5 milioni di tedeschi – trova lavoro almeno una volta al mese.

I ricavi della gig economy in Germania

Il guadagno dei crowd workers tedeschi è generalmente modesto. Il 40% degli intervistati ha dichiarato di guadagnare meno di 18mila euro l’anno. Il 46% guadagna tra i 18mila e i 36mila euro annuali. Solo il 3% guadagna più di 60mila euro l’anno.

I crowd workers che hanno come fonte di guadagno solo il lavoro sulle piattaforme online, sono concentrati maggiormente nella fascia di reddito più bassa. Tuttavia, il piccolo numero di rispondenti di questa categoria evidenzia come sia necessaria un’ulteriore approfondimento di ricerca.

Che tipo di lavoro ricercano i crowd workers?

Le persone che cercano lavoro tramite le piattaforme online sono a caccia di diversi tipi di lavoro.

Il 18% degli intervistati cerca lavoro online che può svolgere direttamente a casa sulle piattaforme tipo Freelancer, Upwork o Clickworker.

In un mercato globale e secondo il tipo di lavoro, si è in competizione con i lavoratori dell’Europa orientale, le Americhe, l’India e altre parti del mondo.

Allo stesso tempo, il 12% dei crowd workers tedeschi cerca lavoro da fare offline, come pulizie, falegnameria o giardinaggio su piattaforme come Taskrabbit, Helpling o Myhammer.

Il 12% cerca lavoro come conducente per società come Uber (su UberX, poiché UberPop è stato chiuso in Germania nel maggio del 2015, dopo diverse sentenze dei tribunali tedeschi).

Quali lavori svolgono i crowd workers tedeschi?

Più del 71% degli intervistati ha dichiarato di svolgere lavori di ufficio, compiti brevi o attività di click working. Il 63% svolge lavori creativi o informatici; il 57% svolge lavori professionali.

Per quanto riguarda i lavori offline (anche se gestiti tramite piattaforma online), il 50% fa lavori da conducente e la stessa percentuale svolge servizi personali.

Il 57% svolge lavori su commissione come fattorino o lavori di ufficio su richiesta dei clienti. Il 58% fa lavori regolari o occasionali (59%) a casa di altre persone.

Chi sono i crowd workers tedeschi?

Il 57% sono uomini, il 43% donne. I crowd workers sono maggiormente giovani ma non in maniera rilevante.

Il 20% ha un’età compresa tra i 16 e i 24 anni, con oltre un quarto (28%) tra i 25 e 34 anni.

Il resto sono distribuiti nelle fasce più adulte, con il 17% tra i 35-44 anni; il 19% nella fascia 45-54 anni e il 17% nella forbice 55-70.

Solo il 10% dei crowd workers sono studenti. Una percentuale che cala sotto il 5% tra i lavoratori in attività almeno settimanale.

La gig economy in Germania è diffusa su tutto il territorio nazionale.

Per chi lavorano?

Il 25% degli intervistati ha dichiarato di aver acquistato servizi dai crowd workers nell’ultimo anno, ovvero 14,5 milioni di tedeschi.

Il profilo di chi acquista servizi di crowd working – nonostante ci si possa aspettare forti differenze di reddito – è molto simile a quello dei crowd workers.

Infatti, il 3% guadagna più di 60mila euro all’anno. La percentuale di persone che guadagnano meno di 18mila euro è poco più alta (41%), comparata al 40% dei crowd workers.

Puoi scaricare il report completo (in inglese) dal sito di UNI Europa.