Linguaggi di programmazione: la top ten 2017 secondo l’IEEE

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Linguaggi di programmazione: la top ten 2017 secondo l’IEEE

Una domanda comune tra chi vuole lavorare nel mondo informatico è sicuramente «Quali linguaggi di programmazione bisogna studiare per diventare sviluppatore?».

Una risposta è fornita dall’IEEE, acronimo di Institute of Electrical and Electronic Engineers (in italiano, Istituto degli ingegneri elettrici ed elettronici), associazione internazionale di scienziati professionisti con l’obiettivo della promozione delle scienze tecnologiche.

La quarta classifica interattiva fornita da IEEE Spectrum è il frutto delle indicazioni date dai lettori del magazine dell’associazione.

Il punteggio su 48 linguaggi di programmazione è dato dal mix di 12 metriche rilevate da 10 risorse online relative ai linguaggi emergenti, quello che i datori di lavoro stanno cercando, e i trend più importanti nel mondo open source.

I linguaggi di programmazione migliori secondo il lettore di Spectrum

Python è il linguaggio di programmazione migliore secondo l’analisi dei dati fatti dal data journalist Nick Diakopoulos e Stephen Cass.

Linguaggi di programmazione: la top ten secondo IEEE
Linguaggi di programmazione: la top ten secondo IEEE

Insieme a C, Java e C++, resta tra i più popolari anche se C è avanti Python con un buon margine per quanto riguarda le richieste delle società di recruiting.

C# è rientrato nelle prime cinque posizioni, prendendo il posto di R dello scorso anno. Invece Ruby è crollato al 12 posto, dando spazio al linguaggio Swift di Apple (entrato in graduatoria solo due anni fa) e a Go di Google.

Un dato interessante è che per due anni consecutivi non si registra l’ingresso di nuovi linguaggi di programmazione.

Sembra ci sia un momento di consolidamento nella programmazione e che i programmatori stiano apprendendo l’uso degli strumenti nati con l’esplosione del cloud, mobile e dei big data.

Per quanto riguarda i linguaggi di programmazione “classici”, Fortran è presente ancora in mezzo alla classifica posizionandosi al 28° posto.

Lisp si piazza al 35° posto e Cobol si aggrappa al 40°: segno chiaro che nonostante siano linguaggi con decenni alle spalle, suscitino ancora un certo interesse.

Per quanto riguarda i progetti open source, dove secondo gli analisti ci si aspetta una polarizzazione tra i nuovi progetti e i sistemi informatici vecchi di decenni, si può notare l’ingresso nella top ten dell’HTML.

Qui, Spectrum fa la dovuta precisazione sull’eterna protesta che si può riassumere nella frase “HTML non è un linguaggio di programmazione, è solo un markup”.

Il magazine di IEEE l’ha inserito nella classifica poiché l’HTML viene usato dagli sviluppatori per inviare istruzioni al computer per fare determinate azioni.

Se siete interessati alle risorse gratuite per imparare i linguaggi di programmazione, ecco un altro link utile con tutto ciò che vi serve per iniziare (o approfondire) la conoscenza del mondo dello sviluppo informatico.

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