GENOVA – Recentemente è stato presentato il VET QI, marchio di qualità nel settore ICT per la formazione professionale.
Il Vocational and Educational Training Quality in the ICT sector è un progetto europeo Leonardo da Vinci, cofinanziato dall’Unione Europea.
L’idea è portata avanti da un consorzio che raccoglie tra i partner la società di consulenza italiana FOR SAS, l’Università di Genova, l’associazione Eurofortis, la MPS (Maison pour la Promotion Sociale), l’IPF (Iniciativas de Proyectos de Formación) e la WSBINOZ (Academy of Business Administration and Health Sciences in Lodz).
Il label di qualità VET QI distingue imprese, enti di formazione professionale, stakeholder e esperti con l’obiettivo di promuovere la collaborazione, la promozione e lo scambio di informazioni inerenti la qualità nella formazione per il settore ICT, e di applicare gli standard e i valori alla base di VET QI.
Il progetto inoltre porterà alla realizzazione del VET QI Scoreboard, un documento di valutazione assegnato alle organizzazioni ed agli operatori della formazione professionale che useranno gli strumenti VETQI.
Per le imprese invece sarà attivo il VET QI European Chart for ICT, un documento di valutazione assegnato alle imprese ICT che risponderanno ai criteri determinati da VET QI.
Il marchio può essere ottenuto da qualsiasi ente di formazione e istituzione educativa del settore pubblico o privato, e associazione professionale che rispetti i principi previsti dalla Dichiarazione di conformità VET QI.
Tra i benefici del label ci sono il riconoscimento a livello europeo come ente di qualità; l’ingresso nel network VET QI; l’aggiornamento costante sulle opportunità del settore ICT; l’uso del marchio nel proprio materiale promozionale.
Il progetto prevede in futuro di studiare collegamenti con altri marchi europei per rendere più riconoscibile il lavoro delle piccole e medie imprese e l’integrazione con le richieste dell’e-CF e del CEN, ma anche con tutti gli altri punti di riferimento europei (ECVET ed E-QF, giusto per citarne alcuni).
Per scoprire nei dettagli l’iniziativa, potete visitare il sito web del progetto www.vetqi.eu.