La Commissione Europea prosegue la discussione con i sindacati e le associazioni datoriali a livello europeo su come modernizzare le regole dei contratti di lavoro, così da renderli più giusti e conosciuti a tutti i tipi di lavoratori.
L’iniziativa – che fa andare avanti il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali – mira a creare una convergenza tra gli Stati Membri verso delle condizioni migliori di vita e di lavoro.
L’idea della Commissione è di allargare il parametro di attuazione dell’attuale Direttiva europea sui contratti (la cosiddetta Written Statement Directive) a tutte le forme di impiego, come i lavoratori a chiamata, voucher e i lavoratori della gig economy o su piattaforme online.
I sindacati potranno contribuire con un proprio documento entro il 3 novembre 2017. La Commissione europea vuole presentare una proposta di legge entro la fine dell’anno.
Valdis Dombrovskis, Vice Presidente europeo e responsabile del Dialogo Sociale ha recentemente dichiarato che “il ruolo delle parti sociali è centrale per andare avanti col Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. In particolar modo quando si tratta di prendere di petto le sfide con le nuove forme di impiego e fornire adeguate condizioni di lavoro per i lavori atipici”.
Marianne Thyssen, Commissario al lavoro ha aggiunto che “i lavoratori hanno il diritto di essere informati sui loro diritti e doveri quando iniziano un lavoro. Voglio che tutti i lavoratori in Europa siano coperti da tutele di base, aldilà del proprio stato di impiego, siano lavoratori di piattaforme online o fattorini”.
Il prossimo 17 novembre 2017 a Göteborg, in Svezia, si terrà il Summit sui diritti sociali per la crescita e un lavoro giusto.