I numeri dell’Assintel Report 2011

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Hardware, Software e Servizi IT – Recupera il segmento Hardware rispetto al -19,1% dello scorso anno, ma resta in territorio lievemente negativo (-0,8%), con 5.794 milioni di euro. Parallelamente alla caduta dei server di fascia bassa, notebook (-12,1%) e netbook (-48%), crescono il Cloud Computing e i Tablet (+141%). Se è vero che il Software è sinonimo di innovazione e di intelligenza di processo, è molto significativo il fatto che questo comparto, nonostante la flessione generale del settore IT, evidenzi un segno positivo ormai da alcuni anni, passando dal +2,7% nel 2010 all’attuale +3,6% , con un volume di 4.273 milioni di euro. Il comparto è trainato da Middleware (+4,8%) e dalla Sicurezza IT (+7,8%). Tornano positivi i Servizi IT (+2,4%), che da soli hanno un valore di 9.238 milioni di euro, dopo due annate molto negative (-3,8% nel 2010 e -6.3% l’anno precedente). Il merito va soprattutto alle imprese Top, che hanno messo in cantiere investimenti in nuovi progetti e nuovi cicli di Innovazione. Restano invece sempre più al palo le tariffe professionali, consolidando le dinamiche forse patologiche di un mercato fatto di subforniture e di corsa al ribasso nelle gare pubbliche. Il fenomeno emergente del Cloud continua la sua corsa con ritmi accelerati (+40,4%), andando ad impattare sia in quanto “servizio” IT, sia in quanto vero e proprio sostituto di hardware, in special modo server.

La Domanda di Software e Servizi (ricerca su panel 500 aziende) – Le strategie delle imprese utenti puntano all’ottimizzazione dei costi (83,8%) e alla reingenierizzazione dei processi (46,2%), con una differenza: per le grandi imprese l’IT è strategico, mentre per le medie imprese è più una questione di tattica. I budget per l’IT nei prossimi 12 mesi saranno stazionari per il 63% delle aziende utenti e in contrazione per il 19%, prolungando quella situazione di attesa che già le aveva caratterizzate nelle previsioni dello scorso anno. Fra le tecnologie prioritarie: virtualizzazione, sicurezza & privacy, Mobile & wireless. E per i Servizi IT sono al top delle agende lo sviluppo software, la System integration, la Formazione tecnica e l’ITSM.

Il mercato IT nelle aree geografiche – Il maggior utilizzatore di IT è il Nord Ovest, che concentra il 31,7% della spesa totale (6.245 milioni di euro) soprattutto grazie alla Lombardia, con investimenti in crescita addirittura del +5,4%. Secondo in Classifica il Piemonte, tuttavia quest’anno in calo del -1,5%. La terza regione big spender è il Lazio, che fa da traino a tutta l’area centrale: 5.942 milioni di euro di spesa IT complessiva con una crescita del +3,2% su base annua. In quest’area è fortissima la componente della PA centrale, in calo, ma controbilanciata da buone performance della componente privata (+5,1%). Bene anche il Veneto, che primeggia nel Nord Est con una crescita del +4,2%, male l’Emilia Romagna (-1,7%). Fanalino di coda, senza sorprese, il Sud Italia, con una spesa complessiva in IT di 3.725 milioni di euro e una crescita minima del +1,1%. L’ecosistema degli Operatori IT, nonostante tutto, tiene: si consolida, si razionalizza, cambia pelle. Lasciando anche dei caduti sul campo, perché in questo settore, oggi più che mai, sopravvive e si sviluppa solo chi ha il coraggio di fare vera innovazione, di puntare sul nuovo. Al di là delle rendite di posizione su vecchi prodotti, preziose àncore di salvataggio in periodi di tempesta, nel medio periodo si svilupperà solo chi saprà evolversi verso le tecnologie (e gli atteggiamenti) del futuro: il mondo del Web e dei Social Media integrato con il Mobile, in primo luogo, e il Cloud computing. Indirizzando il concetto di IT verso un modello “service centrico”, quasi fosse un broker di reperimento e di delivery dei servizi e delle informazioni utili al core business. E massimo comun denominatore di tutto ciò è la rete, che diventa progressivamente una quarta utility per le smart cityes del futuro prossimo.

 

A cura della Redazione

12 ottobre 2011