Software liberi e wireless gratis, arrivano i Pirati

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Berlino – Le recenti elezioni per il rinnovo del Parlamento a Berlino (citta’-stato) hanno prodotto un risultato inaspettato: l’affermazione del Piratenpartei, il Partito pirata, che ha ottenuto un brillante 8,9% e 15 dei 141 seggi in palio. Una entrata a vele spiegate (come si addice a veri ‘pirati’) e non in sordina; un esordio sorprendente tanto più se si considerano i bassissimi investimenti ed il fatto che i giovani pirati non nascondono una certa inesperienza politica, perlomeno di quella tradizionale.

I Pirati avanzano in tutta Europa – A ben vedere pero’ quello dei pirati berlinesi e’ un risultato che era da mettere in conto: basti pensare che dopo l’esperienza svedese (l’originale) che aveva permesso l’ingresso al Parlamento Ue, i ‘pirati’ sono ormai attivi in ben venti paesi Italia compresa. A Berlino il PiratenPartei, guidato da Andreas Baum, ingegnere elettronico trentatreenne, e’ nato, come l’omonimo svedese, dalle proposte legate all’utilizzo della rete internet (filesharing, lotta alla censura, reti libere). Per le elezioni di Berlino il programma proposto ai potenziali elettori era particolarmente ‘stuzzicante’: creazione di una rete wireless gratuita per tutta la città, totale trasparenza delle procedure amministrative, abbassamento a 14 anni del diritto di voto, gratuità della metropolitana.

E non e’ mancata la proposta di depenalizzazione della cannabis. Temi che hanno trovato buona accoglienza nella Berlino attuale, povera ma sexy come la definisce il sindaco Wowereit: una citta’ effervescente, da un lato, ma anche una capitale dove quasi un quinto della popolazione vive di sussidi pubblici.

Chi vota per i Pirati? – Le Proposte dei Pirati sono state raccolte da un ‘pubblico’ medio di venti-trentenni avezzi all’uso della rete, con scolarizzazione medio-alta, insofferenti verso tutte le forme della politica ‘tradizionale’, vogliosi di cambiamento. Un pubblico simile a quello che ha dato forza al Movimento Cinque stelle lanciato in Italia da Beppe Grillo o a quello degli indignados spagnoli; rispetto a loro pero’ i pirati tedeschi sembrano piu’ propensi a maneggiare le tastiere del pc che non alle manifestazioni fisiche di piazza.

LA SCHEDA: LE WEBCOMPANIES FANNO POLITICA 

di Giuseppe de Paoli