Olimpiadi della mente: competizione on line per tenersi svegli

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MILANO – Una competizione online, attraverso videogiochi, quiz, prove d’abilità cognitiva, per tenere sveglio il cervello che – ricordava Einstein – “è come un paracadute: funziona solo se si apre”.

Ecco allora Mentathlon. le ‘olimpiadi della mente’ (www.mentathlon.it) manifestazione sul web ideata e organizzata da Assomensana, Associazione non profit per la ricerca neuropsicologica che ha sede a Monza (MI).

Assomensana è già stata proponente, nel 2011, della settimana anti-aging (invecchiamento) cerebrale, iniziativa che ha avuto notevole successo e verrà ripetuta la prossima primavera: anche in quel caso il gioco era un ottima scusa per l’apprendimento. Cosi le Olimpiadi, al via su Facebook dal 30 gennaio,che saranno aperte a tutti, senza distinzioni di età, sesso, grado d’istruzione. I partecipanti saranno divisi in due categorie: junior (dai 18 ai 49 anni) e senior (dai 50 anni in su) e si sfideranno in prove di logica, attenzione, memoria visiva e verbale, calcolo, ragionamento.

L’associazione fornirà ai partecipanti test di varia difficoltà, giochi di ruolo, quiz, prove di calcolo e tant’altro. Anche le ‘prove’ si svolgeranno online, sempre su Facebook, fino al mese di maggio, mentre le semifinali ed il gran finale saranno ‘live’ a Rimini Wellness, fiera dedicata al benessere, in programma nella cittadina romagnola dal 10 al 13 maggio.

Una buona opportunità, questi giochi, anche per i networkers che grazie alla ginnastica mentale possono migliorare le loro prestazioni lavorative.

“Il cervello sottostà ad una regola chiave – dice Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana-: quando non lo usi,lo perdi. É anche vero però che il cervello è molto elastico, come le neuroscienze hanno dimostrato negli ultimi anni e ha una grande capacità di recupero: con pochi mesi di ginnastica mentale si può recuperare completamente la vivacità cognitiva ed anzi aumentarla”.

“Le tecnologie attive, come Internet – prosegue Iannoccari – servono a stimolare le funzioni cognitive, dobbiamo stare più attenti invece alle altre tecnologie, che abbiamo definito ‘protesi mentali’, cioè i palmari ed i navigatori satellitari, ad esempio, tecnologie che ci facilitano la vita ma impigriscono il cervello: se utilizzo il navigatore arrivo prima è vero, però le aree celebrali dedicate alla navigazione vengono utilizzate meno e si impigriscono le sinapsi. E anche la memoria, se non sollecitata, si perde”.

 

di Giuseppe de Paoli