I neo laureati italiani? sempre più poveri e precari

0
1000

ROMA – La crisi del Paese ha avuto un’impatto forte anche sui giovani più istruiti. La disoccupazione dei laureati triennali è aumentata al 19 per cento nel 2010 (era 16% l’anno precedente) e i laureati specialistici ma senza lavoro sono diventati il 20 per cento (erano il 18%).

Questi i dati del nuovo rapporto Alma Laurea (il consorzio che riunisce gran parte degli atenei italiani) sulla condizione occupazionale dei neolaureati. Il report verrà presentato  giovedì a Roma alla presenza del Ministro del Lavoro Elsa Fornero

DATI PREOCCUPANTI – dice il direttore di Alma Laurea Andrea Cammelli – soprattutto se considerati insieme a quelli sulla disoccupazione giovanile che ha superato il 31 per cento, secondo quanto rivelato dal’ Istat, oppure a quelli, ancor più gravi, dei giovani non inseriti in un percorso scolastico-formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa.

Un fenomeno che in Italia coinvolge più di due milioni di giovani!” (vedi articolo neet). Insomma una situazione obiettivamente difficile tanto più se si considera il crescente invecchiamento della popolazione e l’inamovibilità di tante ‘gerontocrazie’, oltre al peso politico dei giovani che nel nostro paese appare decisamente limitato.

L’Italia ha investito poco nelle professioni qualificate in controtendenza rispetto a Francia, Germania e altri Paesi Europei e i risultati si vedono: abbiamo una percentuale di laureati modesta, rispetto alla media Ocse, una classe dirigente “vecchia” (che in media supera abbondantemente i 55 anni) e poco scolarizzata. Il ricambio generazionale tanto volte auspicato appare difficile.

LE RETRIBUZIONI – Non va bene nemmeno sul fronte degli stipendi: quello medio dei neolaureati (entro un anno dalla laurea) è di 1.105 euro mensili netti, per i laureati di primo livello, 1.050 euro per gli specialistici a ciclo unico; 1.080 euro per gli specialistici. Sono cifre, già non elevate, che hanno perso ulteriormente potere d’acquisto rispetto alle indagini precedenti, fino al 6% in meno solo nell’ultimo anno.

LE PROPOSTE – DI fronte a queste considerazioni Alma Laurea ha chiesto ad alcuni giovani laureati, selezionati come migliori talenti nelle edizioni di Campus Mentis di Milano ed Abano Terme, di presentare qualche proposta al nostro esecutivo e al Parlamento Europeo. Luisa de Simone, laurea in scienze politiche all’università di Napoli l’orientale e Claudio Fumaroli, laurea in scienze politiche all’università di Torino, rappresenteranno i loro coetanei al Parlamento Ue, in una serie d’incontri previsti dal 6 all’8 marzo. Le loro proposte sono state scelte per “serietà, chiarezza, capacità di sintesi, completezza e originalità’’.

I TEMPI SONO MATURI – “I nostri giovani sono una grande risorsa -dice ancora Caramella- sarebbe un errore imperdonabile sottovalutarli ancora, o tardare ad affrontare le questioni da loro poste”.

 

di Giuseppe de Paoli