Il riposino in ufficio? Fa bene, dicono gli esperti

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MILANO – Un piccolo riposino sul posto di lavoro fa bene a chi lo fa e ancor più all’azienda che lo permette: una breve pennichella infatti aumenta la produttività, fatto rilevato da un numero crescente di ricerche sul campo.  

L’ultim ricerca, in ordine di tempo non d’importanza, a fotografare il fenomeno, è quella della National Sleep Foundation secondo cui, nel 2011, il 34% degli americani poteva fare la pennichella al lavoro, mentre il 16% lavorava in aziende che disponevano di stanze appositamente dedicate al relax. Altri dati e consigli utili li trovi in questo link.

Un’altra ricerca della Berkley University, condotta da Matthew Walker e squadra  walkerlab.berkeley.edu ha dimostrato che una ‘pennichella’ di 20 minuti aumenta enormemente la capacità di apprendimento stimolando e rafforzando la memoria a breve termine ( anche a lungo termine se il sonno è più lungo.)

I lavoratori ‘testati’ dalla Berkley infatti hanno ottenuto, dopo un breve riposino, risultati decisamente migliori di coloro rimasti svegli e rifacendo il test, dopo avere riposato, hanno prodotto risultati migliori anche rispetto alle loro prime prove senza sonnellino.

IL SONNO E LA MEMORIA – Dormire aiuta la memoria quindi e da modo al cervello di immagazzinare meglio nuovi dati in particolare, dicono i ricercatori durante la fase del sonno detta REM (rapid eye movement).

Facendo un’analogia con i computer, fare una pennichella è un po’ come ripulire la memoria del pc, o come cancellare le e-mail vecchie della propria casella di posta, in modo tale da liberare spazio per le nuove.

Senza contare che la pennichella pomeridiana riduce l’Infarto, almeno così sostengono alcuni ricercatori dell’Università di Atene, arrivati a questa conclusione dopo una approfondita ricerca, durata sei anni. Ad analoga conclusione sono giunti i ricercatori dell’Allegheny College, in Pennsylvania con uno studio pubblicato dal Journal of Behavioural Medicine.

Pure la Corte di Cassazione italiana sembra andare in direzione della difesa del riposo. La suprema Corte, nel 2010, ha sentenziato che “Un pisolino sul posto di lavoro -se si tratta di episodio e non di malsana abitudine- non  non rappresenta una giusta causa di licenziamento” (sentenza n. 6437/2010).

LE SLEEP COMPANY – Il fenomeno della pennichella si sta diffondendo negli Usa, ed e’ partito, non a caso, dalla Sillicon Valley, punta di diamante delle aziende  CIhigh tech. Si tratta di una vera e propria svolta culturale: se durante il boom di Internet si parlava di “no-sleep company” (l’azienda dove non si dorme mai) oggi a fare tendenza sono le aziende illuminate che permettono, a volte addirittura favoriscono, il riposino in ufficio. Tutto ciò in virtù del sano principio: “contano i risultati, non come si ottengono”.

In alcuni Paesi del Nord Europa la nuova filosofia del lavoro è attiva da tempo.

IN AMERICA – Usano il riposo giganti come Cisco, Google e Aol (che ha creato, con grande successo, delle  apposite stanze) Procter e Gamble, la City Bank; inoltre aumentano esponenzialmente le società in grado di offrire ai loro dipendenti la possibilità di ‘staccare’ per un pò dai consueti ritmi dell’ufficio.

La pennichella è sempre più trendy insomma, anche se il fenomeno non è nuovo: già nel 2008 alcuni studi volti all’Università di Haifa, in Israele, avevano evidenziato i benefici del pisolino in ufficio dimostrando che coloro che avevano riposato producevano prestazioni  decisamente migliori, con ‘punte’ d’efficenza del 20%-30% in piu’, rispetto ai colleghi.

“Quale imprenditore rinuncerebbe a questi aumenti della produttività?” s’e domandato Mark  Rosekind, ex ricercatore della Nasa, prima di fondare  Alertness Solutions, societa’ californiana che si occupa di diffondere fra i manager la cultura del pisolino.

Il nuovo stile lavorativo  è arrivato anche negli uffici della Nasa dove la tecnica della ‘sosta rigenerante’ è usata persino per l’allenamento degli astronauti!

IN ITALIA – Rimane vivo lo stereotipo della pennichella come pura forma di pigrizia, seppure la ‘siesta’ sia un’abitudine tipicamente mediterranea, e nobile. Le stesse multinazionali che all’estero favoriscono i riposini dei loro dipendenti non prevedono questa possibilità nel Belpaese. Succede per esempio con Cisco Italia e City Bank.

Vanno nella direzione opposta Cisco e Microsoft  convinte invece che riposare sul lavoro fa bene.’

Microsoft ha fatto costruire nella nuova sede italiana, inaugurata l’estate scorsa, un’apposita «nap room» (stanza per il sonno) che piace molto ai dipendenti. “Se i lavoratori possono seguire i loro ritmi, i risultati sono migliori”, spiega il direttore Risorse Umane di Microsoft Italia Luca Valerii.

Una ‘vision’ simile anima la direzione di  Google:  “Lavoriamo su progetti, non a orari fissi quindi favorire i sonnellini è uno dei modi dell’azienda di rispettare i ritmi personali dei lavoratori” riassume Simona Panzeri di Google Italia.

Questi esempi sono significativi di come il mondo del lavoro -e quindi  la gestione dei luoghi di lavoro aziendali- stia cambiando rapidamente.

Ambienti di lavoro progettati oggi possono aumentare la produttività, ridurre i costi, e consentire, allo stesso tempo, una maggiore produttività dei dipendenti: un obiettivo assolutamente decoroso, se non caldamente consigliabile.

 

di Giuseppe de Paoli