L’Europa premia il Trentino ICT

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MILANO – Nonostante la crisi e l’attesa di toccare con mano i frutti delle riforme governative, l’Italia dimostra di avere dei modelli di riferimento in ambito ICT. Soprattutto quando è l’Europa che ne certifica la validità.

Oggi a Bruxelles, la conferenza del Comitato delle Regioni ha promosso il progetto “Trentino in Rete” tra i migliori casi di diffusione della banda larga a livello europeo.

“È un onore per noi essere stati scelti come esempio di buone pratiche di sviluppo digitale” commenta soddisfatto Sergio Bettotti, responsabile del Progetto Speciale di Sviluppo delle Reti Telematiche. “La Provincia autonoma di Trento ha impostato – prosegue Bettotti – un progetto strategico con lungimiranza all’inizio degli anni Duemila e ora i nostri risultati vengono riconosciuti a livello internazionale”.

L’approvazione, l’unica tra l’altro per il nostro Paese, arrivata dall’Unione Europea durante l’incontro dal titolo “Agenda Digitale per l’Europa: il ruolo delle regioni e delle città” è la conferma di alcuni risultati positivi per la regione autonoma trentina.

Già nel 2010 il 52% delle famiglie trentine aveva accesso a servizi a banda larga, ossia la percentuale più alta in Italia secondo i dati ISTAT. L’obiettivo principale della Provincia autonoma di Trento è stato quello di trasformare il Trentino in un’area di eccellenza nell’innovazione guidata dal settore ICT.

Per raggiungere questo obiettivo è stato così messo in atto un piano di medio-lungo termine tramite la società di sistema Trentino Network basato su tre azioni principali: eliminare il digital divide di prima generazione grazie al progetto WiNet (creazione di una rete senza fili); superare il digital divide di seconda generazione, vale a dire garantire una velocità di connessione pari a 20Mbps a tutti i cittadini; attivare un’iniziativa per la creazione di un’infrastruttura in fibra ottica che copra il 100% della popolazione entro il 2018.

Recenti dati, infatti, mostrano come a fronte di un aumento del 10% del tasso di diffusione della banda larga si verifica una crescita annua del prodotto interno lordo pro-capite di circa 1-1,5 %. Questo ha come effetto diretto una crescita annua dell’offerta di lavoro di professionisti nel campo dell’Information Communication Technology (ICT) pari al 3%.

Se per l’Unione Europea nel 2015 si creeranno ben 900.000 nuovi posti di lavoro, la Provincia autonoma di Trento si trova già al passo coi tempi: “Investire nelle tecnologie di internet – spiega Alessandro Zorer, amministratore delegato di Trentino Network – significa investire nel futuro delle nuove generazioni. Basta considerare che lavorare in rete è ormai necessario per tutte le imprese, in primo luogo per il terziario ed il turismo; gran parte delle nuove professioni e delle start-up innovative possono emergere solo laddove sia presente un’infrastruttura avanzata di rete ed un ecosistema che le valorizzi per stimolare l’innovazione”.