Lo European Digital Progress Report, la recente relazione integrativa al DESI, l’Indice di digitalizzazione dell’economia e della Società a cura della Commissione Europea (DG CNECT), dimostra ancora una volta come l’Italia debba ancora mettere in campo tante risorse per scalare i bassifondi della classifica europea.
L’Italia è al 25° posto fra i 28 Paesi membri dell’Unione Europea e fa parte di quel gruppo di paesi che stanno recuperando il ritardo.
Anche se si trova al di sotto della media UE, nel 2015 l’Italia ha fatto passi in avanti più rapidamente rispetto alla media.
I miglioramenti riguardano le competenze digitali anche se i livelli restano bassi e l’uso di Internet ancora stenta a decollare a causa di un insufficiente livello di offerta e domanda di banda larga ad alta velocità.
Connettività
Se la connettività mobile è in media con il resto del continente, la rete fissa ci vede praticamente come fanalino di coda (27° posto su 28).
Nel 2015 l’Italia ha lanciato il Piano nazionale per la banda ultra-larga (PNBUL). L’obiettivo è di coprire il 100% del territorio nazionale con 30 Mbps e l’85% con 100 Mbps entro il 2020.
Competenze digitali
Nel 2015, secondo lo European Digital Progress Report, solo il 63% degli italiani usava Internet regolarmente (76% è la media UE). Solo il 43% aveva competenze digitali di base.
Solo il 2,2% di tutte gli occupati nel 2015 era costituito da professionisti ICT. Anche la quota di laureati STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) è abbastanza modesta col l’1,4% nella fascia di età 20-29 anni.
La Coalizione per le Competenze Digitali creata dal governo dovrebbe favorire lo sviluppo di competenze digitali per cittadini, imprese, lavoratori e dipendenti pubblici.
Oltre all’iniziativa Piano nazionale per la scuola digitale, non ci sono altre iniziative importanti.
Sarebbe necessario rafforzare alcune buone pratiche (come Pane e Internet della Regione Emilia-Romagna) e un ruolo attivo del governo che preveda finanziamenti per iniziative di sviluppo delle competenze digitali.
Uso di Internet
Progressi nella media per quanto riguarda l’uso di Internet anche se al di sotto della media. Il 63% usa i servizi web e il 52% giocano online o ascoltano musica e video. C’è ancora un freno all’acquisto online (39%) o a fare transazioni bancarie (43%) anche se si migliora di 4 punti percentuali in un anno.
Tecnologia digitale e imprese
Siamo ancora sotto la media europea anche se qualcosa a piccoli passi si muove. Anche se l’e-commerce sta acquisendo importanza, i livelli di partenza sono molto bassi.
Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione e Industria 4.0 possono portare, secondo il Rapporto europeo, importanti vantaggi.
Per leggere il resto dello European Digital Progress Report, potete scaricarlo qui.
I dati del rapporto evidenziano come sia prima di tutto necessario uno sforzo culturale per portare l’Italia a livelli digitali in linea con gli obiettivi europei.
Un impegno che deve coinvolgere quanti più soggetti possibile così da rendere consapevole delle opportunità dello sviluppo tecnologico anche la famosa “casalinga di Voghera”.
[…] e dall’altro sembrano essere i lavori di oggi/domani (ne abbiamo scritto più volte sulla mancanza di competenze digitali e relativa occupazione in Italia e in […]
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