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Buongiorno,
sono due cose differenti. Mi pare di aver capito dai suoi post precedenti che si tratta di un cambio di orario, cosa diversa da un licenziamento.
Al momento è previsto il licenziamento tramite accordo sindacale o per motivi disciplinari.
Mi sembra tuttavia che non sia il suo caso. Anche perché come scritto precedentemente, il Ccnl turismo la tutela nella sua situazione.
Tuttavia, la invito a sentire definitivamente i colleghi della UILTuCS presenti nella città dove lavora per avere una valutazione più precisa del suo problema.
Cordialmente,
Mario
Buongiorno,
al momento il Decreto Agosto prevede il blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre, salvo accordi aziendali con i sindacati per quei lavoratori che accettano la risoluzione del rapporto di lavoro.
Per il resto, le confermo quanto scritto nella prima risposta, facendo riferimento agli articoli 82 e 83 del Ccnl Turismo. I contratti part time nel week end sono previsti in generali per studenti o percettori di sostegno al reddito. In caso contrario serve un accordo aziendale o territoriale.
Per ulteriore supporto in loco e più preciso, le consiglio quindi di sentire i nostri colleghi della UILTuCS presenti nella città/provincia dove lavora.
Trova i contatti cliccando sulla mappa dell’Italia che trova in questa pagina.
Cordialità,
Mario
Buongiorno,
bisogna capire se lei ha firmato nel suo contratto individuale delle clausole elastiche e flessibili.
L’azienda deve pure comprovare ragioni tecniche e organizzative per fare questa modifica di orario.
Comunque può rifiutarsi e questo non può essere motivo di licenziamento per giustificato motivo o per provvedimenti disciplinari.
Poi dipende anche da cosa prevede il contratto collettivo che le applicano.
Se me lo scrive, potrei darle qualche dritta in più.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
da contratto nazionale la reperibilità non è disciplinata ma spetta alle parti trovare un accordo.
Potrebbe essere anche più alta come proposta, soprattutto considerando che si parla in parte di lavoro notturno.
Dato che non è prevista nel Ccnl non è obbligatoria e il suo rifiuto non può essere soggetto a sanzioni disciplinari.
A questo punto le consiglio per completezza di informazione di sentire i colleghi della UILTuCS presenti nella città/provincia dove lavora.
Se mi scrive la città, le scrivo i riferimenti. Oppure può consultare la mappa blu dell’Italia presente in questa pagina.
Cordialità,
Mario
Buongiorno,
a seconda del Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) o della forma di contratto che avete stipulato, potrebbe avere un provvedimento disciplinare.
Nel caso del Ccnl commercio, per esempio, l’articolo 235 prevede che nel caso di assenza non giustificate ci sarà una trattenute di tante quote giornaliere della retribuzione di fatto quante sono le giornate di assenza.
Salvo lei possa giustificare la sua assenza per legittimo impedimento (da provare, a suo carico).
Se mi scrive il Ccnl che le applicano e la città dove lavora, posso darle i riferimenti dei colleghi più vicini a lei per avere un’assistenza più precisa e sul luogo.
Cordialmente,
Mario
Buongiorno,
se posso permettermi, prima di mandare la comunicazione di dimissioni, le consiglio di valutare la sua situazione con i colleghi della UILTuCS per capire quali strade siano percorribili sia per lei sia per le aziende.
Se ci sono le condizioni per fare una cessione di azienda, potrebbe mantenere i diritti e le tutele finora maturate.
Sul nostro sito trova i contatti degli uffici più vicini a lei. In alternativa, mi scriva la città dove lavora e sarò lieto di indicarle i riferimenti.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
come prima cosa può verificare il residuo dei giorni di ferie sulla parte bassa della sua busta paga.
La monetizzazione delle ferie è legittima solo in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
Il godimento delle ferie è un suo diritto sancito dalla legge! Semmai il datore di lavoro può disporre il piano ferie a seconda delle esigenze organizzative della sua azienda, sentito anche il parere dei suoi dipendenti.
In generale, dovrebbe comunque avere un periodo consecutivo di riposo di 2 settimane.
I giorni festivi sono quelli previsti a livello nazionale:
25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 1 gennaio, 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 15 agosto, 1 novembre 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, Patrono della città.
Ma consideri che a seconda delle esigenze aziendali, può lavorare ma con le maggiorazioni previste dal ccnl di riferimento.
Per ulteriori informazioni e assistenza, le consiglio di sentire i colleghi della UILTuCS presenti nella città o provincia dove lavora.
Trova i contatti cliccando sulla mappa blu dell’Italia presente in questa pagina.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
le ferie possono essere monetizzate in caso di chiusura del rapporto.
Se però al momento della chiusura del rapporto di lavoro il suo datore di lavoro dimostra che lei non ha voluto usufruire delle ferie, nonostante sia stato messo nelle condizioni di farlo, il pagamento del periodo non goduto non spetta.
Ci sono delle sentenze della Corte di giustizia europea che hanno sancito questa linea.
Comunque le consiglio di sentire dei colleghi della UILTuCS che operano nella città dove lavora, così da valutare bene la sua situazione contrattuale e scegliere la soluzione migliore per lei.
Può trovare i contatti cliccando sulla mappa blu dell’Italia presente in questa pagina o se mi scrive la città dove lavora.
Cordialmente,
Mario
Buongiorno,
difficile dirlo così. Ci possono essere altri elementi retributivi (superminimo, per esempio) e normativi (contrattazione aziendale o altri istituti di tutela, per fare degli esempi) che possono far propendere per un ccnl o l’altro.
Valuti le proposte che le fanno e cosa comprendono per capire su quale puntare.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
dovrebbe avere uno stato di disoccupazione involontario come requisito e non le sue dimissioni volontarie. Quindi credo che non possa richiederla.
Provi comunque a sentire i colleghi di un patronato Ital Uil per maggiore assistenza.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
sì può chiedere il passaggio al part time (è un suo diritto, non una facoltà del datore di lavoro di concederlo) anche se deve avere una minima capacità lavorativa, altrimenti non ha la possibilità di prestare servizio rischiando il licenziamento.
Dovrà trovare col suo datore di lavoro la nuova collocazione oraria per le attività da svolgere.
La situazione contrattuale può cambiare su richiesta ma va sempre concordata col datore nelle modalità.
Le consiglio comunque di sentire i colleghi della UILTuCS presenti nella città o provincia dove lavora.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
se la mansione aggiuntiva è allo stesso livello di inquadramento, l’azienda può farle svolgere anche questa mansione.
Se così non fosse e lei svolge la mansione in più in maniera continuativa, va adeguato il livello di inquadramento.
Le consiglio quindi di sentire i colleghi della Uilm presenti nella sua azienda o nella città/provincia dove lavora, così da capire come intervenire al meglio.
Cordiali saluti,
Mario
Buongiorno,
sì, questo è uno dei famosi problemi legati al cosiddetto “orario spezzato”. Lo stesso problema che hanno anche i lavoratori nel settore dell’abbigliamento.
Se da un lato si ha un orario di lavoro full time, dall’altro l’equilibrio vita-lavoro risulta compromesso.
Bisogna capire se c’è una contrattazione aziendale che disciplini pure l’orario di lavoro della vostra azienda.
In ultimo, le consiglio di sentire i nostri colleghi piemontesi della UILTuCS, così da provare a capire come intervenire al meglio.
Se mi scrive la città/provincia dove lavora, sarò lieto di darle i contatti di un nostro ufficio più vicino a lei.
Oppure può cliccare sulla mappa blu dell’Italia presente in questa pagina.
Cordialità,
Mario
Buongiorno,
deve contattare il prima possibile un nostro ufficio per fare una verifica del suo contratto e delle differenze retributive e contributive.
Se mi scrive in quale città lavora, le indico un ufficio UILTuCS più vicino a lei.
Mario
Buongiorno,
ci risulta che col rinnovo del Ccnl del 2018 l’istituto delle ferie sia stato unificato sia per gli operai, sia per gli impiegati.
Anche se è stato fissato il 2008 come “anno zero” per il calcolo dell’anzianità ai fini delle ferie.
Qui trova i ccnl di riferimento con l’articolo sulle ferie: https://www.uilmnazionale.it/contratti/ccnl-area-meccanica/
Le consiglio comunque di sentire pure i colleghi della UILM presenti nella sua azienda o nella città/provincia dove lavora per avere un parere più preciso.
Cordiali saluti,
Mario
25 Settembre 2020 alle 15:15 in risposta a: Malattia e rientro a lavoro in caso di tumore e invalidità #9986Buongiorno,
avendo richiesto delle informazioni su un quadro così complesso e con appartiene direttamente alle nostre categorie di lavoro, le consiglio di contattare il prima possibile i colleghi della Uil Fpl per verificare la sua situazione.
Di seguito il link con gli uffici territoriali: http://www.uilfpl.net/organizzazione/territorio
Cordiali saluti,
Mario
Buongiorno,
se svolge il lavoro di cuoco in maniera continuativa, va fatto l’adeguamento al livello di inquadramento previsto per le mansioni svolte.
Le consiglio di rivolgersi il prima possibile ai colleghi della UILTuCS presenti nella città dove lavora.
Può consultare la mappa dell’Italia che trova in questa pagina.
In alternativa, mi scriva in quale città lavora e sarò lieto di darle i contatti utili di un nostro ufficio più vicino a lei.
Cordialità,
Mario
Buongiorno,
può indicarmi esattamente quale sia il Ccnl che le applicano, per favore?
Altrimenti mi risulta difficile dare qualche valutazione seppur generica.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
dovrebbe avere ragione lei ma provi a verificare meglio con i colleghi della UILTuCS presenti nella città dove lavora.
Cliccando sulla mappa blu dell’Italia presente in questa pagina, trova i contatti.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
sì, confermo.
Ogni settimana di ferie dovrà essere ragguagliata a 5 ovvero a 6 giorni lavorativi a seconda che la distribuzione del normale orario di lavoro settimanale sia rispettivamente su 5 o 6 giorni.
Saluti,
Mario
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