Sindacato-Networkers.it
Risposte nei forum create
-
AutorePost
-
Buongiorno,
l’articolo 159 del Ccnl commercio prevede anche che qualora il numero dei richiedenti sia tale da comportare il superamento della media annua del monte ore triennale e determini quindi situazioni di contrasto (come potrebbe essere nel vostro caso), l’azienda, in accordo con i sindacati se presenti o con i lavoratori, provvederà a ridurre proporzionalmente i diritti individuali sul monte ore complessivo in base ai criteri obiettivi quali l’età, l’anzianità di servizio, le caratteristiche dei corsi di studio così da identificare la misura di ore assegnabili a ciascuno di voi.
Le ricordo inoltre che dovrà specificare il corso di studio al quale intende partecipare.
Dovrà presentare domanda scritta all’azienda nei modi e termini da concordare col datore di lavoro.
Spero di averle fatto un quadro più preciso adesso.
Resto sempre a disposizione.
Cordialmente,
Mario
Buongiorno,
sì, perché il calcolo deve partire dall’ultimo stato di disoccupazione involontaria (cioè, quello di settembre) e andare indietro fino a 12 mesi.
Quindi, dovrebbe rientrare tranquillamente.
Tuttavia, per sicurezza, le consiglio di rivolgersi a un patronato – che è l’ente preposto per valutare e gestire la Naspi – fissando un appuntamento, così da avere la certezza dei requisiti.
Se mi scrive dove vive, le indico un patronato più vicino a lei.
Saluti,
Mario
Sì, va bene anche così.
Ecco i contatti della sede UILTuCS di Milano:
UILTuCS Lombardia e Milano – sede Regionale e Provinciale
Via A. Campanini, 7 – 20124 Milano
Tel. 02/7606791- Fax 02/671104101
mail@uiltucslombardia.itUILTuCS Centro Servizi
Ufficio Vertenze – Mosaico – SOS Mobbing
Via Salvini 4 – 20122 Milano
tel. 02/7606791 – fax 02/760679311UILTuCS Lombardia Sede di Loreto
Corso Buenos Aires, 77 – 20124 Milano
Tel. 02 7606791 – Fax 026706627Uiltucs Lombardia Sede di Melchiorre Gioia
Via Melchiorre Gioia, 41/A – 20124 Milano
Tel. 02 7606791 – Fax 026706627Buona serata,
Mario
Buonasera,
confermo l’irregolarità nel pagamento dell’ultima busta paga.
Le consiglio vivamente di portare la busta paga (e anche la sua lettera di assunzione) in un nostro ufficio sindacale della sua città e fare le opportune verifiche, così da capire come procedere insieme ai colleghi per richiedere quanto le spetta.
Se mi scrive dove lavora, le indico un nostro ufficio Uiltucs più vicino a lei.
In alternativa, può consultare la mappa blu dell’Italia presente su questa pagina.
Cordialmente,
Mario
Buonasera,
partiamo dalla domanda: quali sono i requisiti per richiedere la Naspi?
La Naspi va ai lavoratori che hanno perduto involontariamente l’occupazione (è il suo caso con l’ultimo licenziamento) e che
- risultino in stato di disoccupazione
- possono far valere nei 4 anni precedenti almeno 13 settimane di contribuzione
- possono far valere 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi
La Naspi inoltre viene erogata a condizione che permanga lo stato di disoccupazione, partecipi regolarmente a iniziative formative e percorsi di riqualificazione personale e ricerchi attivamente un nuovo lavoro.
La domanda va fatta entro 68 giorni dalla cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.
Spero di essere stato chiaro e utile nel fornirle queste informazioni.
Saluti,
Mario
Diciamo che l’aspetto del compenso economico va inquadrato come contrattazione individuale con l’azienda o collettiva, se sono presenti i sindacati per un accordo collettivo sull’incentivo all’esodo.
Per il resto, in caso di gravidanza e fino al primo anno del bambino ha a disposizione la Naspi prevista per legge.
Consideri inoltre che la gravidanza va comunicata entro il terzo mese.
Infine, se vuole valutare ancora meglio la sua situazione, può rivolgersi a un ufficio sindacale territoriale della categoria che la rappresenta, così da poter valutare al meglio la sua situazione.
Se mi scrive in quale città lavora e quale Ccnl le applicano (lo trova scritto nella lettera di assunzione o sul modello Unilav), posso indicarle i riferimenti utili dei colleghi.
Saluti,
Mario
Salve,
l’articolo 159 del Ccnl Commercio relativo al diritto allo studio prevede anche che nelle aziende che occupano da 30 a 49 dipendenti il diritto allo studio è comunque riconosciuto ad un solo lavoratore nel corso dell’anno.
Il secondo comma del suddetto articolo 159 contempla appunto un massimo di 150 ore a testa in un triennio e nei limiti di un monte ore globale per tutti i dipendenti dell’unità produttiva che sarà determinato all’inizio di ogni triennio moltiplicando le 150 ore per un fattore pari al decimo del numero totale dei dipendenti occupati nell’unità produttiva a tale data.
Le ore di permesso, da usare nell’arco del triennio, si possono usufruire anche in un solo anno.
Sì, l’articolo 159 prevede che i lavoratori potranno assentarsi contemporaneamente dall’unità produttiva per frequentare i corsi di studio senza superare il 2% della forza occupata alla data del precedente comma (in riferimento al triennio, in pratica).
Si tratta di capire – quindi – quanti dipendenti ha il consorzio.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti,
Mario
Buongiorno,
sì, può dimettersi nel periodo che va dall’inizio della gravidanza fino al primo anno di vita del bambino e riceverà la Naspi.
Deve comunque attivarsi per cercare una nuova occupazione, secondo quanto ormai previsto dalla legge sulla Naspi.
Dovrà dimettersi tramite il servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio.
A detta convalida è sospensivamente condizionata l’efficacia della risoluzione del rapporto di
lavoro.Non deve fare, quindi, le dimissioni online.
Inoltre, non è tenuta al preavviso per dimissioni se le richiede entro il primo anno del bambino.
Spero di averle dato qualche informazione utile per le sue scelte future.
Cordialmente,
Mario
Buongiorno,
le norme del testo unico sulla salute e sicurezza (articolo 41, comma 2, lettera c del decreto legislativo 81 del 2008) prevedono che il lavoratore possa chiedere la visita al medico competente.
Quindi, le consiglio di scrivere al suo datore di lavoro una richiesta di visita col medico competente, senza specificare il motivo e senza soprattutto consegnare certificazioni mediche che attestino patologie, ai sensi della legge sulla privacy, dato che parliamo di dati sensibili come quelli sanitari.
Dopodiché sarà il medico del lavoro che – dopo averla incontrata – valuterà bene il suo caso e dare il giudizio di idoneità o meno alle mansioni che le richiede l’azienda.
Cordialmente,
Mario
10 Ottobre 2018 alle 11:17 in risposta a: richiesta di ferie entro data limite e impossibile cambiare periodo #7353Buongiorno,
diciamo che in generale, per esigenze di servizio, il responsabile di reparto può cambiare i giorni di ferie ma avendo sentito prima i diretti interessati.
Inoltre, i regolamenti aziendali dovrebbero normare le procedure di richiesta, attribuzione e gestione delle ferie. Quindi, le consiglio di assicurarsi l’eventuale presenza di un regolamento interno e poi verificare cosa prevede, così da poter effettuare le richieste ai sensi del regolamento.
In aggiunta, credo sia pure possibile “scambiare” le giornate di ferie o di riposo con i colleghi di reparto, qualora siano disponibili a fare il cambio.
Per ogni evenienza, le consiglio di sentire i referenti sindacali della Usl dove lavora. Sicuramente sapranno della presenza di regolamenti interni o contratti integrativi aziendali che disciplinano anche l’istituto delle ferie.
Saluti,
Mario
Buonasera,
in generale, nel corso del periodo di prova il rapporto di lavoro si può chiudere in qualsiasi momento da una parte o dall’altra, senza preavviso e con diritto al trattamento di fine rapporto e ai ratei delle mensilità supplementari e delle ferie.
Le consiglio infine di contattare un sindacato della sua categoria di riferimento per valutare bene in loco il suo caso.
Se mi scrive in quale città lavora e quale Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) le applicano (lo trova scritto nella lettera di assunzione o nel modello Unilav), posso fornirle i riferimenti utili.
Saluti,
Mario
Buonasera,
il consiglio che posso darle è di rivolgersi il prima possibile a un nostro sindacato Uiltucs della città dove lavora con tutti i documenti utili in suo possesso (lettera di assunzione e buste paga in primis) così da valutare bene il conteggio dei giorni lavorati e calcolare tutte le competenze che le spettano.
Fatto questo, può decidere se fare una vertenza tramite il sindacato all’azienda o provare a trovare un accordo sindacale.
Può visitare la mappa blu dell’Italia che si trova in questa pagina per trovare un nostro ufficio vicino a lei.
Saluti,
Mario
9 Ottobre 2018 alle 15:44 in risposta a: TRASFERIMENTO DI SEDE E CAMBIO MANSIONE SENZA PREAVVISO E SENZA RIMBORSO #7345Salve Chiara,
a Milano si può rivolgere a:
Uiltucs Sindacato settore Terziario – via Campanini, 7 – Tel. 02 7606791
oppure,
Patronato Ital – via Campanini, 7 – tel. 02 671103409
Saluti ancora,
Gioia
Salve tipino,
si può rivolgere al seguente indirizzo del Patronato Ital di Castrovillari:
VIA SIBARI, 31
CAP: 87012
Tel: 0981489598
Fax: 0981-489598Saluti, Gioia
9 Ottobre 2018 alle 14:03 in risposta a: TRASFERIMENTO DI SEDE E CAMBIO MANSIONE SENZA PREAVVISO E SENZA RIMBORSO #7342Salve Chiara,
vorrei sapere quale CCNL le viene applicato e in quale settore opera, ed inoltre, bisognerebbe visionare la lettera di assunzione per rispondere in modo appropriato.
Credo che abbia qualche motivazione per le dimissioni per giusta causa, ma bisogna leggere i documenti di assunzione di cui sopra.
Se può dare le dimissioni per giusta causa implicitamente le viene anche riconosciuta la Naspi.
In alternativa per chiudere rapporto di lavoro, senza pagare indennizzi, deve trovare un accordo con il datore di lavoro.
Le consiglio di farsi assistere da struttura sindacale nel suo territorio, noi siamo della Uil, ci faccia sapere dove risiede e quale CCNL le viene applicato, potremmo indirizzarla ad un nostro ufficio.
Saluti, Gioia
Salve tipino,
le consiglio di farsi assistere da ufficio sindacale nel suo territorio, probabilmente meglio ancora un Patronato.
Noi siamo della Uiltucs settore Terziario-Commercio e Servizi, tra i vari settori seguiamo anche le Guardie Giurate, ci dica dove risiede potremmo indirizzarla ad un ns. ufficio e ad un ns. Patronato.
Saluti, Gioia
Ecco i contatti di Vicenza del Patronato Ital:
VIA S.QUASIMODO, 47
CAP: 36100
Tel: 0444562833
Fax: 0444-962819
Email: vicenza@pec.italuil.itSaluti, Gioia
Salve Deborah,
si, i contratti si cumulano tra il periodo in cui l’azienda era l’utilizzatrice e i contratti stipulati in modo diretto.
Lei perciò, alla fine del suo attuale contratto a termine, chiuderà questo rapporto di lavoro.
Qualora l’azienda intenda aprire ulteriore contratto a termine, dovrebbe cambiare il livello di inquadramento contrattuale e mansioni di riferimento; se ciò non fosse, il contratto diventerebbe a tutti gli effetti a tempo indeterminato.
Mi scuso per il ritardo, spero di aver risposto alle sue domande, saluti
Gioia
Salve Maria Elena
La circolare Inps 23 novembre 2017, n. 174 fornisce chiarimenti in merito alla compatibilità delle indennità di disoccupazione. Nello specifico le precisazioni e le indicazioni operative riguardano:
– Compatibilità dell’indennità di disoccupazione con i compensi derivanti da borse di studio, borse lavoro, stage, tirocini professionali ecc.
La mia interpretazione è che nel suo caso non si dovrebbe interrompere l’erogazione dell’indennita di disoccupazione. (Naspi)
Può richiedere comunque, ad un Patronato nella sua città, assistenza specifica. Noi siamo della Uil, se vuole dirci dove risiede potremmo indirizzarla ad un ns. ufficio.
Saluti, Gioia
Va bene. Siamo qui 🙂
Consideri tuttavia che se dovesse accettare questo lavoro con Ccnl metalmeccanici, il suo sindacato di riferimento sarà la Uilm. Mentre noi siamo della UILTuCS, sindacato del commercio, turismo e servizi.
Cordialmente,
Mario
-
AutorePost
