Sindacato-Networkers.it

Buongiorno,

certo, non è una bella situazione lavorativa quella in cui si trova.

In prima battuta, le posso consigliare di trovare un dialogo con l’ufficio delle risorse umane, facendo presente i vari problemi che ha scritto qui e che è stata assunta per lavorare in determinati orari e per determinate mansioni (bisogna dire anche che se le “altre” mansioni svolte negli orari di lavoro di competenza sono allo stesso livello di inquadramento per cui è stata assunta, le deve svolgere).

Analizzi bene anche la lettera di assunzione. E’ possibile che ci siano clausole individuali particolari da verificare.

Se non dovesse risolvere il problema, le consiglio di rivolgersi a un rappresentante sindacale, se presente, della sua azienda.

In alternativa, le consiglio vivamente di andare in un ufficio sindacale della città dove lavora.

Se mi scrive il Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) che le applicano (può trovarlo scritto nella lettera di assunzione o sul modello Unilav), così da poterle dare i riferimenti utili.

I colleghi le sapranno dare il giusto supporto a livello locale con l’azienda.

Attendo un suo riscontro.

Saluti,

Mario

Buongiorno,

nel calcolo del congedo parentale la retribuzione media giornaliera viene calcolata considerando la retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo indennizzabile.

Poi i calcoli dipendono dall’età del figlio e dalla sua classificazione lavorativa (operaia o impiegata).

I periodi di congedo parentale sono calcolati nell’anzianità di servizio esclusi gli effetti relativi alle ferie e alle mensilità supplementari (tredicesima e, dove presente, quattordicesima).

Per sicurezza, tuttavia, le consiglio di far leggere la sua busta paga a un ufficio sindacale della categoria che rappresentano il suo settore di lavoro.

Se mi scrive quale Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) le applicano e la città dove lavora, posso fornirle i recapiti.

Cordiali saluti,

Mario

Buongiorno,

i passaggi interlocutori che ha compiuto sono giusti.

Tuttavia, dato che ha provato a trovare un accordo anche col suo datore di lavoro e non ha ricevuto ancora quanto le spetta, le consiglio di rivolgersi alla UILM (la categoria della Uil che segue i lavoratori col suo Ccnl) della sua città, così da poter valutare bene come intervenire tramite il sindacato, se necessario.

Bisogna leggere bene il suo contratto individuale in questi casi.

Cordialmente,

Mario

Buongiorno,

il Ccnl commercio prevede per la malattia del lavoratore non in prova (apprendista incluso) la conservazione del posto di lavoro durante il cosiddetto periodo di comporto, cioè un massimo di 180 giorni in un anno solare.

Prima della scadenza del contratto, se vuole conservare il suo posto di lavoro, deve inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al suo datore di lavoro, per richiedere l’aspettativa non retribuita per malattia per un ulteriore periodo massimo di 120 giorni, con l’esibizione al suo datore di lavoro di regolari certificati medici.

Alla fine di tutto questo periodo, se la malattia persiste, il datore di lavoro potrà licenziarla.

Non ha l’esonero della visita fiscale. Può assentarsi negli orari previsti dalla legge per i dipendenti privati.

Le consiglio comunque di rivolgersi anche a un nostro ufficio sindacale UILTuCS della sua città per farsi assistere al meglio, qualora dovesse avere problemi nella gestione di questo periodo di malattia col suo datore di lavoro.

Cordiali saluti,

Mario

Buongiorno,

per un giorno è fattibile. Se si protrae, bisogna fare un accordo sindacale.

Non esiste un limite per il permesso di lavoro non retribuito, ma quando sono esauriti quelli retribuiti.

L’azienda non ha obbligo di concedere il permesso non retribuito.

Sono due istituti diversi: le ferie in giorni, i permessi in ore. A volte la contrattazione individuale o collettiva permette di gestirle diversamente.

Bisogna capire chi ha fatto la richiesta di ferie, se lei o il datore di lavoro. Spetta a lei comunque tenere sotto controllo lo stato dei giorni di ferie.

Prenda queste indicazioni come generali ma per il suo caso le consiglio vivamente di rivolgersi alla UILTuCS della città dove lavora, per vedere bene con i colleghi la sua situazione lavorativa con la busta paga in mano.

Cordialmente,

Mario

Buongiorno,

se la domanda è riferita al fatto che all’interno dell’indennità di maternità come busta paga si ritrovi i ratei della quattordicesima, la risposta è sì. Come quelli della tredicesima.

Comunque, le consiglio di portare la sua busta paga a un nostro ufficio UILTuCS della città dove lavora, così da controllare bene la sua situazione lavorativa.

Se vuole può consultare la mappa blu dell’Italia che trova in questa pagina, o scrivermi dove lavora e sarò lieto di fornirle i riferimenti dei colleghi.

Saluti,

Mario

Buonasera,

le consiglio intanto di consultare il Ccnl Aninsei dall’articolo 22.1 al 22.12, così da verificare se il suo caso possa rientrare nelle eventuali eccezioni che non consentono la riassunzione.

Può scaricarlo da qui: https://cdcpcnelblg01sa.blob.core.windows.net/archivio/2015/ab6ef852-b0c5-4948-9c24-b6ca1469bb3a/17223.pdf

Detto questo, l’altro consiglio è di verificare bene la sua situazione con la UIL Scuola (firmataria del contratto collettivo nazionale di riferimento) della sua città.

Qui trova i riferimenti territoriali: http://uilscuola.it/dove-siamo/

Saluti,

Mario

Le ho scritto un’email in privato con ulteriori indicazioni.

Saluti,

Mario

Buongiorno,

dando le dimissioni, dovrebbe avere l’indennità sostitutiva per ferie non godute che verrà calcolata sulle rimanenti ferie maturate negli ultimi 18 mesi.

Sì, può fare la donazione del sangue e farà slittare il periodo di preavviso per la giornata in questione. Si ricordi di dare un preavviso al datore di lavoro per il giorno in cui andrà a fare la donazione.

In generale, se dovesse avere problemi nel conteggio finale in busta paga per tutte le indennità di fine rapporto, le consiglio di far valutare bene la sua situazione a un ufficio sindacale ed eventualmente agire per richiedere quanto le spetta.

Se mi scrive la città dove lavora e il Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) che le applicano (lo trova scritto nella lettera di assunzione o sul modello Unilav), posso indicarle un ufficio più vicino a lei.

Cordiali saluti,

Mario

Buongiorno,

in maniera secca le dico di sì, l’azienda può farlo.

Volendo approfondire, l’articolo 29 del Ccnl Telecomunicazioni recita così sul riposo settimanale:
1. Il riposo settimanale cade normalmente di domenica. Sono fatte salve le deroghe e le eccezioni di legge.
2. Con riferimento ai lavoratori per i quali è ammesso a norma di legge il riposo settimanale in giorno diverso dalla domenica, questa ultima è considerata giorno lavorativo, mentre è considerato festivo a tutti gli effetti il giorno fissato in sostituzione del riposo settimanale.
3. L’azienda ha comunque facoltà di disporre, per esigenze di servizio, lo spostamento dei turni di riposo settimanale, previo adeguato preavviso ai lavoratori interessati.

Certo, c’è da considerare anche se questo va applicato a tutti i lavoratori o solo ad alcuni. Anche la presenza di rappresentanze sindacali in azienda influisce sull’attuazione di determinate politiche aziendali sui giorni di riposo o sui festivi, come nel suo caso.

Il contratto infatti prevede nella nota a verbale dell’articolo 28 (giorni festivi) che le aziende che applicano il presente contratto presteranno attenzione al tema dello spostamento del riposo settimanale in coincidenza delle festività.

Le consiglio comunque di rivolgersi pure alla UILCOM (la categoria della UIL che segue i lavoratori cui viene applicano il suo Ccnl di categoria), portando anche la comunicazione dell’azienda, così da capire bene come procedere al meglio.

Cordialmente,

Mario